E' un refrain che sentiamo da tanto tempo, le regioni virtuose devono poter disporre di maggiori fondi per i loro servizi: lo ripetevano Formigoni e Maroni che da governatori erano poco accorti nello scovare gli sprechi e degli scandali sulla sanità.
Ora, col vento leghista in poppa, le regioni virtuose del nord (in particolare Veneto e Lombardia) chiedono autonomia in ambito sanitario e scolastico.
Ovvero soldi e posti di lavoro: sanità e scuola sono gli ultimi due ambiti dove, nonostante i tagli, i piccoli potentati locali riescono a far crescere i loro affari, creare consenso, portare avanti la politica clientelare.
Le regioni virtuose al nord campano sull'esistenza della malasanità al sud, col turismo sanitario che costa ai cittadini milioni di euro.
Un governo che pensa al popolo si preoccuperebbe di mettere tutte le regioni allo stesso livello.
Perché l'autonomia al nord, la paghiamo tutti noi e serve soprattutto alla Lega.
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