Christian Frascella, Margerita Oggero, Filippo Venturi e Carmen Legnante |
Moderati da Carmen Legnante, alla Passione per il Delitto hanno
presentato i loro libri (mentre noi pubblico ci gustavamo un piatto
di tortelli in brodo)
Christian Frascella, Fa troppo freddoper morire, Einaudi
Come può essere un quartiere di Torino che si chiama Barriera di Milano? Un avamposto verso il resto del mondo. Infatti, da roccaforte operaia si è trasformato in una babele multietnica. È qui, in una lavanderia a gettoni gestita da un magrebino, che Contrera riceve i suoi clienti. Accanto a un piccolo frigo pieno di birre che provvede a svuotare sistematicamente.
Margerita Oggero, La vita è un cicles,
Mondadori
In una gelida mattina d'inverno, nel retro dell'Acapulco's, uno dei peggiori bar di Torino, viene ritrovato un morto ammazzato. Chi è? Ma soprattutto, chi l'ha fatto fuori, e perché? Massimo, giovane laureato in Lettere che per sbarcare il lunario prepara panini e scongela brioches precotte, non sa nulla di quel cadavere con la faccia spappolata, così come sembra non saperne niente neppure Gervaso detto Gerry, il figlio del padrone del bar.
Filippo Venturi, Il tortellino muore
nel brodo, Mondadori
Emilio Zucchini, proprietario della trattoria La vecchia Bologna, è uno scapolo impenitente, devoto alla gioia dei suoi clienti e al rispetto ortodosso delle ricette della cucina bolognese. Nicola Fini è il suo amico fraterno che è appena stato abbandonato di punto in bianco dalla moglie. Joe Solitario è un cantautore disperato. Cico Pop e Mangusta sono gli scagnozzi di un boss della malavita locale.
Ha cominciato
Christian Frascella, raccontando del suo personaggio:
Contrera è un ex poliziotto che ha
un'agenzia investigativa in una lavanderia gestita da un
nordafricano: gli viene chiesto un favore da Mohamed, aiutare il
nipote a venir fuori da una brutta storia di debiti.
Contrera si trova catapultato in un
caso più grande di lui, non le solite storie di corna: c'è di mezzo
la mafia nel delitto in cui si trova immischiato. E ora dovrà
lottare contro la mafia per un senso di giustizia.
Come nasce il personaggio?
Contrera nasce da una nostalgia dei
gialli americani, Marlowe in primis. Nel corso del tempo avevo notato
che nei gialli italiani c'erano troppi commissari intelligenti: così
ho creato un personaggio che è un commissario stupido.
Contrera ha una storia personale molto
incasinata: separato, senza casa propria, vive dalla sorella con un
cognato antipatico, un padre poliziotto, famoso nel quartiere
Barriera, di cui voleva seguire le orme, ma in polizia si è fatto
cacciare.
Nessuno sopporta Contrera, tra le
persone che gli stanno accanto: ma ha una certa dose di autoironia.
I luoghi del personaggio: la
periferia torinese.
Barriera di Milano è un quartiere
senza fabbriche, diventato un mercato di spaccio di eroina, la mafia
nigeriana: in questo ambiente pericoloso si muove Contrera, un
ambiente che conosce e dove è conosciuto.
Contrera inizia ad indagare e scopre
che dietro il delitto c'è la ndrangheta.
Il titolo originale doveva essere "Per
non morire", bocciato dall'editor: il titolo è nato da una
fredda sera torinese, dove nevicava e "faceva troppo freddo per
uscire"..
Margerita Oggero ha parlato del
suo giallo, anch'esso ambientato a Torino:
Il cicles è la gomma da masticare: il
protagonista è un laureato, Massimo con una laurea che non riesce ad
usare.
Lavora in un bar, una mattina entrando
nel bar dove lavora trova un morto ammazzato: un ragazzo colto, nel
peggior bar di Torino, poca voglia di lavorare in quel posto .. Tanti
opposti che si ritrovano anche nel resto del romanzo.
Come nasce il personaggio.
La zona nord di Torino è la zona più
brutta: è la zona dove sono avvenute tutte le migrazioni, dal
Veneto, dal sud e ora dagli extra comunitari.
E' una zona ex industriale, oggi
purtroppo diventata zona degradata, dove c'è la banca più rapinata
della città: volevo parlare delle periferie della città urbane che
si stanno trasformando in incubatori della criminalità: come disse
Renzo Piano, le periferie sono aree da "rammendare",
ricucire.
Dove nasce il terrorismo nelle città
europee? Nelle periferie.
Il secondo tema è la precarietà dei
sentimenti e poi la precarietà del lavoro.
Massimo fa il barista, nel retro del
bar e anche il badante, due giorni la settimana.
C'è un uso del dialetto veneto, perché
nel quartiere Barriera c'è stata molto immigrazione dal Veneto e
queste famiglie sono oggi delle enclave dove si parla questo
dialetto.
Dai veneti, ai meridionali ai
nordafricani di oggi.
Si parla di droga e di ludopatia, una
malattia che sta distruggendo tante persone.
Da dove viene quella parola nel titolo,
cicles? Perché la prima fabbrica italiana che ha prodotto i chewing
gum si chiamava così.
Tocca ora al ristoratore bolognese
nonché giallista, Filippo Venturi
Questo è un giallo degli imprevisti e
delle coincidenze: protagonista un oste che si trova nel posto
sbagliato nel momento sbagliato.
Una rapina a Bologna da tre malviventi
nello stesso istante: l'amico del protagonista, uno chef, si trova a
passare da quelle parti per caso.. Coincidenze.
Mi piace giocare con le contraddizioni
prese dalla vita, mi piace sdrammatizzare quando scrivo (sono uno
scrittore per caso, sono un ristoratore).
Come nasce il personaggio.
Ho voluto cimentarmi con questa
avventura letteraria che, ora, mi ha cambiato: mi sento come una
persona che oggi sa ascoltare: Zucchini, il protagonista, è molto
autobiografico, è una persona che ascolta i clienti, che a fine
pranzo "legge i ragù", è una persona con doti da
sensitivo.
Capisce che, se qualche piatto non è
uscito bene, sta per succedere qualcosa.
Come quella mattina quando la sfoglia
per la lasagna non gli vuole uscire: assiste ad una scena, uscendo
dal locale, che gli cambierà la vita.
Questo richiamo alla morte serve per
dare la vena di ironia al libro che non è un libro di cucina.
I luoghi della storia
Bologna è anch'essa protagonista: una
Bologna autoironica, solare e capace ancora di accogliere ma dove
assistiamo a fenomeni di razzismo.
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