Un'indagine di Hap & Leonard
Incipit
Anche quando faccio qualcosa di piacevole, sembra che la morte e la distruzione siano sempre in agguato dietro l'angolo. Magari non li riconosco subito, quei due demoni, ma so che sono lì.
Potrebbero arrivare a bordo di un furgone, e sulle prime potrei scambiarle per persone qualsiasi. Gente che si fa i fatto suoi.E invece sono portatori di una malattia ripugnante, i cui sintomi sono molteplici. Odio e pregiudizio, ignoranza e orgoglio di non sapere. Sono quelli che seguono l'istinto, che è un po' come pretendere di leggere il futuro nelle ossa di pollo o nelle interiora delle rane.
La malattia di cui parla Hap Collins
nelle prime righe dell'ultimo romanzo di Joe Lansdale (“Il sorriso
di Jackrabbit”) è una di quelle che si stanno espandendo
paurosamente in tutto il mondo.
La malattia del razzismo
orgoglioso: non è solo un problema del Texas orientale dove sono
ambientati i noir della coppia “selvaggia” Hap e Leonard, anche
noi ne sappiamo qualcosa di gente che rivendica antiche origini e
vorrebbe ritornare ai bei vecchi tempi.
Dove c'erano solo bianchi e non ci si
mischiava l'uno con l'altro, specie con razze che vogliono
contaminarci. Ma torniamo al romanzo, che comincia col barbecue
nuziale di Hap, novello sposo della sua Brett, la compagna di vita
conosciuta in ospedale (per un morso di uno scoiattolo).
A rovinare questo momento di pace, il
sopraggiungere di un pick up che si accosta al marciapiede: un pick
up con delle ruote così alte che c'è bisogno di una scaletta per
scendere a terra.
I nuovi arrivati sono un ragazzo e una
donna e già dalla descrizione che viene data si capisce che sono
loro i demoni di sempre di Hap:
Entrarono in cortile. Cominciai ad agitarmi, soprattutto quando notai la maglietta del tizio. Era bianca con una scritta blu che diceva: BIANCO E' GIUSTO. Una frase che non mi apparteneva affatto, anche se avevo la pelle bianca come il latte ..[..]La donna doveva avere poco meno di sessant'anni, e teneva i capelli sistemati in quello che chiamo puro stile pentecostale, cioè raccolti in una crocchia così grossa e alta che avrebbe potuto nasconderci dentro un frullatore.
Sono Thomas e Judith Mulhaney:
il fratello e la madre di Jackie, detta Jackrabbit per i due
incisivi davanti, “importanti” ma che comunque le davano un
aspetto attraente.
Jackie se ne è andata via di casa da
cinque anni: ne avevano avuto notizie, in giro, ma ora sembra sia
sparita dalla circolazione, così la madre e il fratello, hanno
deciso di incaricare la coppia di investigatori per ritrovarla.
Certo, la presenza di una persona di colore, Leonard, non incoraggi
molto.
Brett, e dunque anche Hap e Leonard,
decidono di accettare il caso e così nell'ufficio dell'agenzia viene
raccontato loro l'altro pezzo della storia: Jackie è una ragazza
brillante coi numeri, aveva un fidanzato bianco, George, proprietario
di uno sfasciacarrozze, ma per un certo periodo di tempo era stata
anche con una persona di colore, con cui aveva addirittura fatto un
figlio.
Cosa che aveva fatto arrabbiare il
fratello che, parole sue, pensava di punirla con un colpo di pistola.
Ma come aveva osato mettersi con un
nero, “spezzando il sacro vincolo”, rovinando per sempre l'onore
e il sangue?
Sarebbe tanta la voglia di lasciar
perdere, ma la parola è parola, i soldi fanno comodo: Hap e Leonard
andranno a Marvel Creek, la città dove vive George e dove il padre
di Jackie, Sebastian, faceva il predicatore in chiesa, e fare qualche
domanda alle persone che l'hanno conosciuta.
Andare a Marvel Creek è un po' come un
tuffo nel passato, perché entrambi sono cresciuti lì, tra
delinquenti e prostitute: forse oggi il paese si è dato una ripulita
rispetto ai vecchi tempi, ma è un po' come l'acqua del fiume Sabine,
perché sotto la superficie si nasconde del marcio.
Qui incontrano un predicatore che ha
preso il posto del padre di Jackie, che racconta loro della “strana”
morte di Sebastian e del suo desiderio di morire guardandosi le
budella appoggiate sul petto.
Uno strano rito di morte che forse
qualcuno ha messo in pratica, perché così poi è stato trovato,
sotto un un metro di terra.
Assieme a George, il vecchio fidanzato,
incontrano un tizio, chiamato da tutti il “Professore”,
accompagnato da due tizi dall'aspetto sinistro, che racconta loro il
suo modello di paese, un paese per bianchi dove ciascuno deve stare
al suo posto, perché questa è la legge di natura:
- Io non sono fatto così. Non sono pieno di quel tipo di odio. Sono un segregazionista. Non sono un razzista.
- Segregazionista è solo un altro modo per dire razzista, - ribatté Leonard. - L'unica differenza è che la parola più lunga delle due indossa un cappello e una cravatta.
Iniziano ad essere seguiti, i nostri
investigatori, e ricevono pure delle minacce nemmeno troppo velate.
Con le loro domande hanno dato fastidio al Professore e alle sue
persone
- La domanda è: quali acque abbiamo agitato? Siamo venuti a chiedere di Jackrabbit, e abbiamo incontrato un predicatore a cui lei piaceva, abbiamo scoperto che suo padre era uno strano tipo di masochista, e poi tu sei stato colpito da una sedia e io ti ho dovuto salvare.
- E' così che la vedi?
- Già. Poi George ci ha minacciati, e abbiamo incontrato un uomo gentile chiamato il Professore, il quale pensa che Jackie fosse troppo sveglia, e non apprezza che gli uccelli cerchino di accoppiarsi. Ci ha presentato i gemelli, anche loro molto gentili, ci ha minacciati in modo pacato, per poi metterci alle calcagna due teppisti in modo che lasciassimo la città entro domattina. Che grande giornata, davvero.
Non crederete mica che i due si facciano spaventare da qualche minaccia o da una pistola puntata: ci sono troppe cose da capire ancora.
Jackie, è ancora viva? Che fine ha
fatto il figlio?
Come mai questo Professore sta mettendo
le mani su tutte le attività commerciali della cittadina?
La sediata in testa sarà solo l'inizio
di una nuova serie di scazzottate e di sparatorie, dove verrà
coinvolto anche il fidanzato di Leonard, che poi è l'agente Carroll,
che si concluderà dentro una porcilaia, tra sterco e fango.
Uno dei tanti scambi di battute alla
Lansdale, che troverete nel libro
Mentre tornavamo in macchina, Cucciolo disse: - Quel caffè è la cosa peggiore che abbia mai messo in bocca.
- Ho qualcosa che te la potrebbe addolcire, la bocca, - disse Leonard.
- Lo so, amore, - disse Cucciolo, e diede a Leonard un pizzicotto sul culo.
Parte
sottotono, quest'ultimo romanzo di Lansdale, ma poi quando prende il
ritmo non lo ferma più nessuno. Se il giallo in sé non è la parte
più forte, il contesto in cui si svolge la storia vale da solo il
prezzo del libro: anche quella di
Marvel Creek, un paese
dove tutti girano armati e dove è lo sceriffo che deve stare attento
quando va in giro, è l'America di oggi.
Un
paese dai grandi contrasti dove ancora esistono persone che si
nascondono dietro la Bibbia e le leggi della natura, per parlare disegregazionismo, versione moderna e più elegante di razzismo.
Razzismo
che spesso server a nascondere questioni di soldi e di affari.
Chiusi il giornale con attenzione e presi un altro sorso di caffè. Era amaro come la vita. Mi alzai al lavandino, per versarlo nel tubo di scarico.Dalla finestra della cucina, vidi un corso volare verso sud.
La scheda del libro sul sito dell'editore Einaudi
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