Nell'intervista concessa a Ottoemezzo, il procuratore antimafia Gratteri ci spiegava come questo governo si stia occupando di immigrati (ma non di immigrazione), di prescrizione (ma non delle cause che portano a tener fermo un fascicolo per mesi o anni), degli spacciatori (ma non dei grandi trafficanti o broker della droga), di piccola criminalità ma non di mafia.
La mafia, a parte qualche tweet, è sparita al momento da ogni discussione, proposta di legge o decreto da approvare in urgenza.
L'unica urgenza sembrano essere gli ultimi, specie quelli con la pelle scura, la paura e la spinta ad armarsi e le grandi opere.
Di grandi opere se ne parlava ieri al Politecnico di Milano: mentre fuori l'Italia andava sott'acqua, gli alberi bloccavano le strade, frane e alluvioni bloccavano (e uccidevano) persone, gli industriali chiedevano a gran voce altre grandi opere.
Come l'inutile Mose forse, come le autostrade del nord da fare in urgenza.
Chissà se a loro è arrivato alle orecchie il tonfo del muro crollato, alla sede di Bovisa del Politecnico?
Insomma, sembra che in questo paese nessuno voglia fare i compitini per arrivare preparato all'esame (nemmeno questi governanti del governo del cambiamento) e nessuno voglia guardare altro dai suoi interessi.
Grandi opere, clandestini, paura, armatevi e difendetevi, lo spread, i poteri forti che ci attaccano...
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