27 giugno 2019

Ustica - 39 anni di vergogna di Stato

Nella notte del 27 giugno 1980 un aereo di linea italiano, l'IH870 dell'Itavia esplode in volo, tra l'isola di Ponza e Ustica, proprio in prossimità della fossa del Tirreno.
Ustica, la strage di Ustica: chiedete oggi in giro se qualcuno si ricorda ancora della strage di Ustica, della tragedia dove sono morte 81 persone, del "teatrino di Ustica", delle tante ipotesi per l'esplosione, dei depistaggi, delle bugie dei vertici dell'aeronautica?


Ustica, vergogna di stato titolava Il Corriere quando, anni dopo, un controllore di volo di Punta Raisi ammise che, sì avevano visto l'aereo cadere, il segnale del trasponder scadere di qualità.
Eppure per anni l'aviazione (e i governi) avevano raccontato che non c'erano aerei in volo, attorno all'areo dell'Itavia, che gli avieri e i controllori di volo non avevano visto nulla, che anche dall'unico tracciato arrivati ai magistrati, non si vedevano tracce di altri apparecchi ..
Tutto regolare, tutto normale.
Per anni si è continuato a perdere tempo su cedimento strutturale, sulla bomba fatta esplodere nel gabinetto (quando la tazza è stata ritrovata intatta) da ignoti terroristi.
E poi l'ipotesi del missile, che rimetteva tutto in discussione: la guerra nei cieli, i caccia libici, la portaerei americana Saratoga, la base francese in Corsica da cui decollarono caccia nel corso di tutta la notte.

Ustica è diventato, in tutti questi anni, uno dei tanti misteri d'Italia, una di quelle storie dove una fumosa ragione di stato, veniva messa sopra la vita delle persone, sopra la dignità di uno stato sovrano (che pure dovrebbe proteggere i suoi cittadini), come una pietra tombale.
Cittadini che hanno aspettato anni per avere giustizia, di conoscere i nomi dei responsabili, la bandierina dell'aereo, cittadini che ancora un risarcimento nonostante la sentenza del processo civile.

Nessun commento: