25 giugno 2019

Vivere per strada (da Nero a Milano, di Romano De Marco)

Nero a Milano, l'ultimo giallo dello scrittore Romano De Marco, parla di due anziani bruciati vivi dentro una villetta con una brutta fama.
Di un ragazzo di buona famiglia che decide di vivere per strada assieme agli altri clochard.
Di un investigatore che deve ricercare il ragazzo e un commissario che deve capire chi ha ucciso i due anziani.


C'è l'indagine per le due storie e c'è anche l'altro punto di vista, di chi ha scelto di vivere per strada, e vede le persone che corrono, si muovono, si affannano per raggiungere obiettivi sempre diversi:
Quelli che non possono nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi di calpestare la tua stessa terra e respirare la tua stessa aria. Forse significherebbe ammettere che anche a loro potrebbe capitare, un giorno o l'altro, di restare indietro, di perdere il filo della vita e ritrovarsi soli e sperduti.No, loro non possono permettersi simili pensieri. Devono continuare a vedere la vita come una corsa senza fine, verso un obiettivo che cambia continuamente, che si rinnova, un meccanismo che ruota sempre più veloce.Fare carriera, acquistare un'automobile più bella, prenotare una vacanza esclusiva, sedurre una persona e farci sesso .. guadagnare più soldi con un investimento azzardato .. e poi ancora, un nuovo lavoro, uno stipendio sempre più alto e poter spendere più soldi, trasferirsi in una nuova casa e..gli obiettivi girano, le immagini si confondono, i colori si sovrappongono e si sciolgono in un'unica tinta bianca, neutra.E la corsa continua, ma senza uno scopo certo, un punto di arrivo. E' una corsa fine a se stessa, dentro al bianco di quei colori annullati dal loro alternarsi senza sosta. E' una corsa verso il nulla.Vivere per strada è diverso...

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