Nell'anniversario dell'omicidio di Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della banca di Sindona fatto uccidere da quest'ultimo perché si opponeva al suo piano di salvataggio, non può non tornare in mente l'aforisma di Brecht.
Siamo un paese sfortunato perché bisognoso di eroi a cui aggrapparci, ma che allo stesso tempo insegue il capetto del momento, l'uomo forte, vincente.
L'uomo che ha la ricetta facile per tutti i problemi: colpa dei comunisti (o dei giudici comunisti), colpa dell'Europa, colpa dei migranti (la variante moderna).
Paragonato ai quaquaraqua di oggi, una persona integerrima, dalla schiena dritta come Ambrosoli, appare un gigante.
Non si era fatto intimidire dalle pressioni, che erano tante, per assecondare Sindona, il salvatore della lira, con tutte le protezioni che aveva (fino ad Andreotti, il sette volte presidente del consiglio, condannato per mafia).
Avrebbe potuto salvare la banca privata con soldi pubblici e invece ci ha lasciato un esempio, estremo per il sacrificio che gli è costato: lo scrive alla moglie in una lettera in cui traspare la consapevolezza del destino che lo attende
I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [..] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa. Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell'altro.. Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costiSfortunato il nostro paese dove il discorso politico sembra un disco rotto, monopolizzato da chi urla più forte su migranti, ONG, buonisti nemici dell'Italia.
Sfortunato questo paese pieno di sovranisti che però non difendono gli interessi di questo paese.
Sfortunato il nostro paese dove, letteralmente, continua a piovere sul bagnato, perfino a Taranto.
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