Se si fa un referendum, si presuppone che dietro ci sia una libera scelta, come Scegliere di aderire o meno all'accordo della Fiat, a Pomigliano.
Se però, dopo l'esito del voto si risponde con
«Impossibile trovare una condivisione con chi sta ostacolando il piano» e «lavoreremo chi ha detto sì al piano», allora si capisce cosa queste persone (i vertici della Fiat, i sindacati favorevoli all'accordo, i falchi di confindustria, i ministri..) intendano come libera scelta.
Quello che potrebbe succddere ora è che, per evitare di perdere i presunti investimenti, si arrivi ad nuovo caso Alitalia: si crea una newco, con dentro i lavoratori che accettano questo nuovo contratto.
Gli altri a casa.
E non è nemmeno detto che arrivi la Panda.
Il presidente di Confindustria "Ribadiamo ancora una volta che c'è un sindacato che non comprende le sfide che abbiamo davanti".
Se la sfida è livellare i paesi europei, e l'Italia, ai paesi del terzo mondo, è una sfida che non interessa.
Soprende che imprenditori che hanno accettato il piano Cai per privatizzare con i soldi pubblici un'azienda privata, lo scudo fiscale che ha permesso il rientro di capitali frutto di evasione (che non avran favorito gli imprenditori onesti), si permettano di parlare di sfide nei confronti dei sindacati e dei lavoratori.
L'unico verbo che pare comprendono è tagliare, licenziare ..
Perchè non si protesta contro i costi della politica (il comune di Roma e lo stipendio del sindaco), sprechi, evasione?
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