Anche quest'anno, smessi i panni di pompiere a Roma (per ricucire con Fini, per sbollire la patata bollente sulle intercettazioni), il ministro della Repubblica Bossi tuonerà alla folla di Pontida nei panni del riviluzionario.
Al grido di "Roma ladrona" e "federalismo o morte " e "abbiamo pronte le roncole", terrà accesso nello spirito del popolo padano, la fiamma rivoluzionaria.
L'eterna rivoluzione, sempre rimandata o attesa.
Secessione, devolution, federalismo ..
E forse nemmeno questa è la volta buona. La crisi, la diffidenza nella maggioranza, l'opposizione non più disposta a fare gioco di squadra (che avvantaggia l'altra squadra).
Bossi gode da parte di una certa stampa, un buon credito. Il saggio Bossi, il mediatore. Quello che alterna toni pacati a pallottole e insulti.
Da dove derivi la fama, non mi è chiaro: il partito gode di ottima salute, ha mantenuto il suo elettorato, governa in due regioni al nord.
Ma la padania come sta? Le imprese del nord, gli allevatori, gli operai?
Gli allevatori delle mucche da latte (le cui storie sono state raccontate ad Annozero).
Ma forse al popolo della lega non interessa.
Ma forse al popolo della lega non interessa.
Caro papà, tutta la mia riconoscenza te la esprimo col mio cuore: caro papà, sappi che non ho amato come mio insegnate di vita laboriosa e onesta altro che te.
Scusami se ti scrivo in questa maniera ma queste sono parole che che mi escono dal cuore in questo triste e nello stesso tempo bel momento di morte.
Col cuore straziato ti lascio baciandoti caramente.
Tuo per sempre figlio
Renzo
Si lo so, faccio gioco facile citando la Resistenza e uno dei nostri patrioti: ma in questo momento, in un paese all'incontrario che celebra ladri e corrotti, dove la classe dirigente pensa al proprio interesse anzichè quello del paese, ricordarsi dei propri valori, di chi siamo, di chi siamo stati è l'unica maniera per andare avanti.
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