16 giugno 2010

L'agenda nera - lo stop delle indagini

Alcuni pretesti di lettura, da L'Agenda nera di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza: il capitolo "lo stop delle indagini"

Il 6 novembre, sul settimanale “Venerdì”, scrive:
“Adesso che la politica è arrivata al fondo e il potere di Berlusconi si è ulteriormente dilatato, diventa attuale il rischio che Sua Emittenza riesca a convogliare il consenso attraverso i canali della comunicazione di massa (…). Nella futura Repubblica basata sulla telecrazia, Berlusconi potrà persuadere gli italiani a comprare fustini di detersivo come a vendere voti, scegliere un film come un leader (…). Il presidente della repubblica, il presidente del Consiglio e giù fino al sindaco verranno eletti a furor di popolo, secondo gli input de televideo. Sarà il trionfo, l’incoronazione di Berlusconi, re dei mass-media, sovrano di tutti i circenses, imperatore dell’etere”.
Azzecca tutto, Valentini. Avrebbe dovuto aggiungere, da conclusione del periodo: e sultano delle etère, metaforiche e no.
Giovanni Valentini, Venerdì di Repubblica 6 novembre 1992 - Pagina 90
“Provenzano? Era in missione per conto di Cosa nostra. Aveva contatti con i servizi segreti per risolvere i famosi problemi che c'erano tra le famiglie mafiose''.
Parola di Antonino Giuffre', ex braccio destro del boss Bernardo Provenzano, 6 ottobre 2009 [
Informazione libera] - Pagina 109
“ALLA FINE DEL ‘92 stavamo per scoprire la verita' sulle stragi e forse anche sui mandanti esterni. Con uno stop improvviso, il Viminale decise di trasferire me e, dopo una settimana, il capo della Mobile di Palermo Arnaldo La Barbera. Ci dissero che tutto doveva passare nelle mani dei carabinieri del Ros, che stavano trattando con collaboratori importantissimi per arrivare all'arresto del boss Toto' Riina. Per me e' la prova che la trattativa, gia' pochi mesi dopo la morte di Borsellino, era nota a tutti''.
Gioacchino Genchi davanti ai pm di Caltanissetta [link] - Pag 97

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