28 giugno 2010

Il re Lazzarone

Forse un caso (i palinsesti estivi sono imprevedibili ) o forse no: ieri mattina la Rai mandava in onda il bel film "Ferdinando I re di Napoli", su Ferdinando I Borbone, sulla sua corte, sulla sua concezione assolutistica di governo.
Il volersi dare arie da re che governa col consenso del popolo (consenso comprato con pacchi di pasta), il circondarsi di una corte piegata ai suoi voleri.
Una bella parodia del potere: da una parte 'o re Lazzarone, che per vincere la noia si traveste da popolano per andare a giocare a carte (come farà anche Monicelli per il Marchese del Grillo) e frequentare case di tolleranza, dall'altra l'anima satirica del popolo stesso, incarnata da Pulcinella, che esprime tutto il risentimento per il sovrano capace solo di occuparsi dei fatti suoi.

E io ti taglio la testa, dice Antonio De Filippo/Ferdinando a Pulcinella (il grande Edoardo De Filippo), nel finale, quando il re scopre chi è l'autore dei motivi che lo sbeffeggiano.
Tu poi tagliarmi la testa, ma il mio spirito resta qui, risponde Pulcinella.

Altri tempi, altri regnanti .. forse storicamente non è tutto corrispondete al vero, ma rimane una bella caricatura del potere per il potere.


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