Dopo la condanna di Marcello Dell'Utri a 7 anni, per concorso esterno con la mafia, c'è qualcuno nel PDL che ha tirato un sospiro di solievo (ma niente cannoli, alla Cuffaro). In fondo, il reato è stato condannato, ma fino al 1992. Dopo, la stagione che ha portato alle stragi, alla trattativa, a Forza Italia e alla Seconda Repubblica, nessun reato.
Cosa è successo? Si è redento? Ha visto la luce?
”Secondo me – ha affermato – la Corte ha deciso di dare un contentino a tutti o uno scontentino a tutti. La cosa piu’ grave l’hanno tolta, hanno lasciato la cosa meno grave, che pero’ francamente mi lascia molto perplesso, perche’ se io fossi stato referente di Cosa Nostra all’inizio, francamente non si capisce come mai Cosa Nostra mi avrebbe abbandonato quando invece sono diventato potente uomo politico e potevo esserle utile”.
Ma la condannato per concorso in mafia non è già sufficientemente grave?
Comunque sbagliavo. Il mondo non è finito: questa classe politica dimostra ancora una volta di non avere anticorpi per corregersi da sola.
A prescindere da quella che pensano nella maggioranza, da come viene data (o non data) la notizia sul TG1, "la mafia rimane una montagna di merda".
A prescindere da quella che pensano nella maggioranza, da come viene data (o non data) la notizia sul TG1, "la mafia rimane una montagna di merda".
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