Siamo "consapevoli" che l'equilibrio di bilancio 2011 è basato "su azioni di carattere prevalentemente straordinario e non strutturale" che avranno "un impatto negativo sulla capacità del Comune di rispettare il patto di stabilità 2012 e per gli anni successivi", ma la situazione economica degli ultimi anni "ci ha obbligato a queste scelte programmatiche". Però, subito dopo le elezioni, "non appena insediatasi la nuova amministrazione", correremo ai ripari ponendo "in essere una serie di azioni, al momento allo studio, che possano avere impatti strutturali per gli esercizi 2012 e seguenti".
Giacomo Beretta, assessore al Bilancio della giunta Moratti, risponde ai colleggio dei revisori dei conti che in una nota avevano espresso preoccupazione per l'andamento dei conti al comune (4 aprile 2011).
Il sindaco e la giunta sapevano.
Sempre a proposito del buon governo del centrodestra.
Continua nell'articolo la risposta di Beretta:
È necessario pertanto procedere ad azioni dirette e immediate al fine di salvaguardare e raggiungere entrambi gli obiettivi". Intanto, dice l'ex assessore, "sono state individuate alcune operazioni che si intendono adottare fin da subito" come la contrazione della spesa corrente (30 milioni di euro) e il blocco dei pagamenti a fornitori e società partecipate.
Azioni citate anche in un altro documento interno del Comune che gli uffici compilano quasi un mese dopo, il 30 aprile, e in cui si legge che è stato avviato un monitoraggio sulle entrate da cui emerge "un calo drastico degli oneri di urbanizzazione" nei primi tre mesi del 2011 che porta a stimare, a fine anno, un incasso totale di 90 milioni di euro contro i 170 messi nel bilancio, ma anche "una riduzione rispetto alla previsione iniziale degli introiti da tariffe del trasporto pubblico locale" di 20 milioni di euro, "riduzione che non sembra recuperabile" se non con l'aumento del biglietto, come è scritto - cita lo stesso documento - nella Relazione Previsionale e programmatica 20112013 ("rimodulazioni e riarticolazioni degli attuali titoli di viaggio"). E ancora un calo delle multe, degli affitti e della Tarsu. Dunque tutto era già scritto. E ribadito. Perché il 31 maggio, quando la Moratti aveva già perso le elezioni, i revisori dei conti prendono carta e penna e scrivono ancora ai vertici di Palazzo Marino per ribadire la loro preoccupazione riguardo "all'andamento assai negativo delle entrate" non solo in vista del 2012, ma già nel 2011, tanto da evidenziare "la necessità di provvedimenti urgenti per il ripristino dell'equilibrio finanziario".
Giacomo Beretta, assessore al Bilancio della giunta Moratti, risponde ai colleggio dei revisori dei conti che in una nota avevano espresso preoccupazione per l'andamento dei conti al comune (4 aprile 2011).
Il sindaco e la giunta sapevano.
Sempre a proposito del buon governo del centrodestra.
Continua nell'articolo la risposta di Beretta:
È necessario pertanto procedere ad azioni dirette e immediate al fine di salvaguardare e raggiungere entrambi gli obiettivi". Intanto, dice l'ex assessore, "sono state individuate alcune operazioni che si intendono adottare fin da subito" come la contrazione della spesa corrente (30 milioni di euro) e il blocco dei pagamenti a fornitori e società partecipate.
Azioni citate anche in un altro documento interno del Comune che gli uffici compilano quasi un mese dopo, il 30 aprile, e in cui si legge che è stato avviato un monitoraggio sulle entrate da cui emerge "un calo drastico degli oneri di urbanizzazione" nei primi tre mesi del 2011 che porta a stimare, a fine anno, un incasso totale di 90 milioni di euro contro i 170 messi nel bilancio, ma anche "una riduzione rispetto alla previsione iniziale degli introiti da tariffe del trasporto pubblico locale" di 20 milioni di euro, "riduzione che non sembra recuperabile" se non con l'aumento del biglietto, come è scritto - cita lo stesso documento - nella Relazione Previsionale e programmatica 20112013 ("rimodulazioni e riarticolazioni degli attuali titoli di viaggio"). E ancora un calo delle multe, degli affitti e della Tarsu. Dunque tutto era già scritto. E ribadito. Perché il 31 maggio, quando la Moratti aveva già perso le elezioni, i revisori dei conti prendono carta e penna e scrivono ancora ai vertici di Palazzo Marino per ribadire la loro preoccupazione riguardo "all'andamento assai negativo delle entrate" non solo in vista del 2012, ma già nel 2011, tanto da evidenziare "la necessità di provvedimenti urgenti per il ripristino dell'equilibrio finanziario".
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