Come è, dunque, possibile la costituzione di una sorta di interpartito se non appunto grazie al permanere di un sistema di zone d'ombra legittimate da malintese forme di garantismo?
Quello che qui viene messo in discussione non è la libertà del diritto di associazione[..] ciò che viene messo in discussione è la funzionalità e la credibilità di un sistema democratico nel suo complesso, quel sistema che costituisce la prima e imprescindibile garanzia per i diritti dei singoli che in nessun modo possono essere tutelati e difesi se non garantendo l'integrità del quadro entro il quale essi sono destinati a esplicarsi. [..]
[dobbiamo domandarci ] Se, cioè, accanto a ciò che viene dibattuto e operato di fronte ai cittadini possa esistere un versante occulto nel quale programmi e azioni destinate ad incidere nella vita della collettività vengano elaborati e portati avanti al di fuori, non dico di ogni controllo ma della stessa conoscenza dell'opinione pubblica.
Lascio agli economisti dibattere se l'esistenza di una economia sommersa finga da stimolo o sia di danno all'economia ufficiale, ma per quanto mi concerne non credo che vi siano dubbi che la politica sommersa non potrà mai rivestire un ruolo di complementarietà rispetto alla politica ufficiale, perché essa ne è in radice la negazione. [..]
Qui sta, io credo, il valore politico principale della relazione della Commissione: essa ci documenta la presenza di uomini affiliati alla loggia in buona parte delle vicende più torbide che hanno attraversato il paese nel corso di più di un decennio.
Da vicende finanziarie, come quelle di Sindona e di Roberto Calvi, sino ad episodi di eversione violenta del sistema, troviamo che la Loggia P2, con la sua segretezza, costituisce il luogo privilegiato nel quale entrano in contatto e si intrecciano ambienti disparati, che hanno in comune il fatto di agire al di fuori della legalità repubblicana.
Dall'esplorazione di questo mondo [..] possiamo trarre una conclusione principale di significato politico rilevante: che la politica sommersa vive e prospera contro la politica ufficiale; che una democrazia manipolata è in realtà una non democrazia; che ogni tentativo di correggere surrettiziamente e per vie traverse il sistema democratico significa in realtà negarlo alla radice dei suoi valori costitutivi.
Non c'è spazio nella nostra democrazia per conciliare stato e antistato: questo diceva nella sua relazione finale sulla loggia P2, l'onorevole Tina Anselmi.
Nel lontano 1986.
Sono passati 25 anni, è crollata la prima repubblica, c'è stata la maxi tangente Enimont, le inchieste di De Magistris in Calabria, è ancora siamo qui a parlare di logge segrete, faccendieri cui persone dello stato si rivolgono per facilitare gli affari propri. Generali, cardinali, giornalisti, banchieri, politici e manager di stato. Di P2, P3 e P4.
Basta.
Fossimo una democrazia seria, le persone che hanno avuto contatti con questi Bisignani, Valori, Saladino, verrebbero messi in quarantena, da parte. Senza aspettare gi esiti della giustizia penale, semmai si arriverà a giudizio e semmai dovesse venire riconosciuto qualche reato penale.
Queste persone, ministri, dirigenti Rai, politici, dovrebbero essere messi in ostracismo, perchè hanno scelto di stare dalla parte della politica sommersa.
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