22 settembre 2019

Texas blues, di Attica Locke




Texas 2016 
Geneva Sweet fece sccorrer una prolunga arancione oltre Mayva Greenwood, Amata moglie e Madre, Riposi in Pace nella Casa del Padre Celeste. Il sole del tardo pomeriggio filtrava qua e là tra gli alberi, spargendo una costellazione di luci sulla coltre di aghi di pino ai piedi di Geneva mentre snodava il cavo tra la sorella di Mayva e il marito, Leland, Padre e Fratello in Cristo.Diede uno strattone deciso al cavo risalendo la collinetta, attenta a non calpestare le tombe, ma solo i calchi consunti tra le lapidi disopste a caso inclinate a caso e inclinate in modo innaturale come i denti di un poveraccio.Si portava appresso una busta della spesa del Brookshire Brothers di Timpson, e una radiolina dai cui altoparlanti strideva un brano di Muddy Waters, uno dei preferiti di Joe. Have you ever been walking, walking down that ol’ lonesome road… Quando arrivò al luogo del riposo eterno di Joe “Petey Pie” Sweet, Marito e Padre e, Dio Lo Perdoni, un Demonio alla Chitarra, posò con cura la radio sul basamento di granito molato e raccolse il cavo nello spazio nascosto dietro la lapide. Quella accanto era identica per forma e dimensioni. Apparteneva a un altro Joe Sweet, quarant’anni più giovane e altrettanto morto.

Ancora un libro sull'America del sud, dopo La città è dei bianchi di Thomas Mullen: questa volta ci troviamo nel Texas orientale al giorno d'oggi, nella piccola cittadina di Lark, contea di Shelby County.
Duecento anime, bianchi e neri che vivono in questa cittadina divisa in due dalla Highway 59: non è solo l'autostrada a dividere la città, ci sono vecchie storie che legano assieme alcuni dei personaggi di questa storia, e c'è anche il feroce razzismo dei suprematisti bianchi, questa è zona degliAryan Brotherhood of Texas, un gruppo criminale dedito al traffico di droga e armi, i cui membri vengono iniziati con una prova, uccidere una persona di colore..
I protagonisti di questo romanzo li incontriamo fin dalle prime pagine: Geneva Sweet è la proprietaria di una tavola calda minuscola, dove i neri non rischiano la pelle per uno sguardo sbagliato, per una battuta fuori luogo
La caffetteria era stata aperta con l'idea che, se i colored non potevano entrare in nessun altro locale della contea, bé, potevano sempre andare lì. Mangiare un buon pasto, magari farsi un goccio di whiskey, a patto di essere discreti; darsi una sistemata ai capelli prima di mettersi in viaggio verso nord, per raggiungere la famiglia o un posto di lavoro.

A Lark è successo qualcosa: hanno appena ripescato un cadavere di un bianco, si scoprirà poi essere una donna, dal Bayou
"Perché, cos'è successo?" 
Geneva sospirò. "Stamattina hanno pescato un corpo dal bayou." 
Wendy rimase di stucco. "Un altro?" 
"Uno bianco." 
"Oh merda."

Non è l'unico cadavere: pochi giorni prima il cadavere di un nero era stato ripescato dalla palude. Per quella morte, nessuno si era scomodato, dall'ufficio dello sceriffo che ora invece si è precipitato nella locanda di Geneva per chiedergli l'elenco delle persone presente alla sua tavola calda quella sera.
La donna morta, Missy Dale, lavorava in un bar frequentato da bianchi, uno di quelli dove un nero deve stare molto attento ad entrarci.
Eppure Michael Wright ci era stato, in quel bar dove il gestore ha due rune tatuate sugli avambracci, la sera prima di morire e aveva pure parlato con Missy.
Come mai quella persona, un avvocato di Chicago era sceso in Texas per prendersi un drink in quel piccolo bar di Lark?
Domande senza risposta, perché lo sceriffo ha tutta intenzione di chiudere quei casi nel modo più scontato, come due “banali” delitti nati per motivi passionali.

Darren Mathews è il secondo protagonista della storia: lo incontriamo in una mattina, prima della deposizione davanti il gran giurì per un delitto in cui è stato implicato un suo amico
Darren Mathews posò lo Stetson – falda in giù, come gli avevano insegnato gli zii – sul banco dei testimoni. Per l’occasione, i Texas Rangers gli avevano permesso di presentarsi in tenuta ufficiale – camicia button-down inamidata a puntino e pantaloni scuri ben stirati. Il distintivo d’argento era appuntato sul taschino sinistro. Non lo portava da settimane, dopo la sospensione in seguito all’indagine sul caso Ronnie Malvo. Non aveva più portato nemmeno la fede, da allora, e anche quella faceva parte del costume di scena. Resistette all’impulso di giocherellare con il cerchietto metallico rigirandolo sull’anulare della mano sinistra, inspiegabilmente gonfia.

Non è una deposizione come le altre, perché il morto era un bianco, seppure un piccolo criminale: giorni prima aveva minacciato un amico di Darren, Mack, di colore. Come Darren: perché Darren Mathews è un ranger nero, appartenente ad una famiglia di persone che non sono scappate, non se ne sono andate via dal sud, dal razzismo, dalla discriminazione. Gli zii di Darren, che sono stati per lui come dei genitori, lo hanno cresciuto nel rispetto delle leggi e della loro dignità
.. la famiglia Mathews, una stirpe radicata da generazioni nel Texas orientale: americani neri per i quali la dignità era tanto un modo di essere quanto una tecnica di sopravvivenza. I suoi zii aderivano alle vecchie convenzioni del sud perché sapevano bene che il contegno di un colored poteva diventare in un attimo questione di vita o di morte.Darren aveva voluto credere che la loro fosse l'ultima generazione costretta a vivere così, che il cambiamento alla Casa Bianca avrebbe avuto una ricaduta a cascata sull'intera società americana.Invece si era dimostrato vero il contrario.Il seguito all'elezione di Obama, l'America aveva avuto un soprassalto reazionario.

Non è facile fare il ranger e occuparsi di reati contro i neri, crimini razziali, perché per i neri le leggi funzionano in modo imperfetto, “Quando tocca la vita di un nero il crimine lascia una macchia difficile da cancellare”.

Mentre sta affogando nell'alcol la sua amarezza, per la sospensione dal servizio e per come stanno andando le cose con sua moglie, Darren viene chiamato da un amico nel boureu ad occuparsi di quei due delitti, laggiù in Texas, all'inizio solo in modo informale, giusto qualche domanda.

Recatosi in quella cittadina di duecento anime, inizia a fare le sue domande, prima nel locale di Geneva e poi in quello dove lavorava Missy: qui incontra proprio la vedova dell'avvocato, Randie, anche lei scesa in questa cittadina per cercare le ragioni della morte del marito.
Ci sono alcune cose che non tornano nella storia:
Lì al sud, di solito le storie di quel genere andavano al contrario: una donna bianca uccisa, o vittima di qualche tipo di violenza reale o immaginaria, e poi, come a luna che segue al sole, un uomo nero fatto fuori.

Ci sono poi i silenzi e le mezze risposte delle persone, le ragioni tutte da trovare sul perché un avvocato di Chicago sia sceso proprio a Lark e cosa avesse da discutere con una barista di un locale per bianchi razzisti.
C'è il mistero della macchina scomparsa e, infine, ci sono le evidenze che arrivano dalle autopsie dei due morti.
E poi ci sono i colpi di fucile sparati contro la porta del bar di Geneva, a fargli comprendere come la sua indagine, diventata ufficiale dopo che la notizia dei due delitti è uscita sui giornali e rischia di diventare un alto caso razziale.
Qualcuno a Lark non vuole che la sua indagini vada avanti.
Ma la determinazione di Darren, che ha promesso a Randie che avrebbe trovato l'assassino del marito, lo fa andare avanti, perché capisce che in ballo non c'è solo la soluzione di un caso.
C'è una sorta di richiamo alle origini, perché sia lui che il morto sono nati in quella zona del Texas.
Ci sono gli insegnamenti ricevuti dai suoi due zii, il primo un docente di diritto e il secondo un poliziotto come lui, il non dover scappare di fronte a niente.
C'è il sospetto che dietro quelle morti ci siano delle connessioni con le indagini che stava facendo, come Rangers, con la Aryan Brotherhood of Texas, i fanatici razzisti bianchi.
Il viaggio a Lark avrebbe richiesto un tributo, questo lo sapeva sin dall'inizio. Solo non sapeva quale. Né riusciva a stabilire che cosa di preciso lo turbasse tanto in quegli omicidi.La loro apparente semplicità - il fatto che si prestassero così bene a essere inquadrati in schemi supportati da secoli di casistiche - per qualche motivo lo insospettiva.Il disagio era iniziato col l'ordine cronologico delle uccisioni: prima lui, il nero, poi la ragazza bianca.

C'è una tensione palpabile che attraversa il racconto, la tensione che un uomo di colore come il protagonista sente su sé stesso, anche se indossa una divisa.
Una tensione che nasce dal clima di razzismo che ancora è forte in queste zone dell'America, specie in piccole comunità rurali come Lark, posto inventato ma molto reale, per come viene descritto: comunità che vivono divise e che pure però non riescono a separarsi, come una famiglia.
Comunità dove la legge e la giustizia devono piegarsi a logiche e consuetudini secondo cui la vita di un nero vale meno di quella di un bianco, secondo cui nel Texas non c'è nessun problema razziale, nessun “delitto d'odio”:
.. forse la giustizia andava più per le spicce di quanto Darren avesse creduto .. era un setaccio, una rete a strascico, un sistema basato sul prendere quel che si riesce appena si può, dando l'illusione di ordine e rettitudine quando il bisogno di arrivare a una conclusione recisa era tale da giustificare una sbrigativa approssimazione.

Comunità che nascondono tanti segreti familiari, dove ancora il ricordo della schiavitù è vivo, sia nelle famiglie dei possidenti bianchi, sia in quello della popolazione nera, ricordi che passano di generazione in generazione con le parole ritmate del blues, la canzone dell'anima.
Parole dolci e amare, come questo romanzo, di cui consiglio vivamente la lettura!

La scheda del libro sul sito dell'editore Bompiani
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