Immagine presa da Internazionale |
Immagine presa dal sito The New Yorker |
17
gennaio 1920 , entra in vigore il Volstead act, la legge sul
proibizionismo: è vietato vendere e consumare bevande con più
dell'1% di alcool. L'America rimane a becco asciutto, scrivono i
giornali: ma quello che per la legge è un divieto, per qualcun altro
è un'opportunità, un business redditizio.
Importare
in modo illegale scotch scozzese della miglior qualità, per
innaffiare la buona società che non può rimanere senza il suo
whisky preferito.
Serve
qualcuno coi soldi e con le conoscenze giuste per trovare i fornitori
giusti in Inghilterra. E questa persona si chiama Arnold
Rothstein.
Però
serve anche gente capace di gestire questo business, che conosce il
territorio: e questi sono quei ragazzi ebrei e italiani che si sono
fatti un nome sulla strada.
Gente
come Salvatore Lucania o Charlie
Luciano. E come Meyer
Lansky:
«Questo è parlare da uomo. Ora vediamo se sai anche agire da uomo, ragazzo...» Dio quanto lo strascica quel ragazzo; alla fine però arriva al punto: «La domanda di whisky di qualità sta per crescere negli Stati Uniti. E quando dico di qualità, è esattamente quello che intendo. Non parlo di quella spazzatura torcibudella che i tuoi amichetti italiani stanno distillando in questo esatto istante nei loro vasi da notte nel Lower East Side.» Hai capito come?
«Quella roba è ok. Ok per i poveri mentecatti che non conoscono niente di meglio ...»
Meyer è tutt'orecchi. «Io intendo il miglior scotch d'Inghilterra. C'è da fare un'autentica fortuna importando quella roba negli Stati Uniti. Non una dozzina di casse o mezza stiva di quando in quando. Il proibizionismo è destinato a durare per un bel pezzo. E io vedo con questi occhi centinaia di persone violare la legge, pronte a pagare qualunque cifra per mettere le mani su liquore di qualità. So di che parlo perché frequento persone con ampie disponibilità finanziarie. Di qui a qualche mese sarà chic essere in grado di servire whisky pregiato ai propri ospiti. I ricchi faranno a gara per essere prodighi di scotch ...»
Prodighi: una parola che fa vibrare.
«Ed ecco dov'è la nostra opportunità: rifornirli di tutto il liquore con cui sono in grado di innaffiare i loro ospiti o che desiderano ammucchiare per gozzovigliare in solitaria ...»
Gozzovigliare …
«Potremmo fare una fortuna soddisfacendo questo bisogno. Sto mettendo in piedi un business per importare e distribuire scotch. Non è legale, certo, e comporterà dei rischi. Ma non credo che per te sarà un problema, dico bene?»
Meyer annuisce.
«Ho contatti per comprare la merce. Conosco i distillatori scozzesi e loro conoscono me. Ci ho giocato a poker, sfilato loro un sacco di soldi. Siamo buoni amici e non ci sono problemi. Che ne dici di parlarne col tuo socio italiano e farmi sapere, signor Lansky? Ma sappi che dobbiamo muoverci in fretta. Altre persone vogliono montare sul carro della banda.»
Meyer sta sorridendo.Cazzo se sta sorridendo.
La
scheda del libro sul sito di Marsilio.
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