"Dire che così si danno troppi poteri al presidente del Consiglio, non è vero. Per gli archeologi travestiti da costituzionalisti segnaliamo che questa parte della Costituzione non è stata cambiata: forse stanno difendendo il codice di Hammurabi"
"Più volte mi è stato detto che chi vota ‘sì’, vota come Verdini e io in un incontro pubblico ho detto che chi vota ‘no’ vota ‘no’ come Casapound: è una semplice constatazione, non è un’equiparazione. Magari bastava farmi una telefonata, Gianni, e non fermarti al titolo del Fatto Quotidiano, altrimenti vuol dire che è in corso un cambiamento ontologico del fare partito"
Dichiarazioni del presidente del Consiglio e del ministro delle riforme ieri, alla direzione PD.
Sono giovani, arroganti, ambiziosi, senza alcuno spessore politico, senza cultura storica di questo paese.
Non risconoscono valore a chi ha idee diverse dalle loro, che vengono marchiati come gufi, professoroni, irrisi con un #ciaone, paragonati ai fascisti.
Sono coloro che confondono la storia, negano il passato e lo stravolgono a loro favore: parlano di riforme attese da anni (quando l'elettorato di isnitra chiedeva l'abrogazione delle leggi vergogna e del porcellum.
Sono coloro che il potere per il potere, per cui palazzo Chigi val bene un nazareno con Berlusconi, quando serve per silurare Letta o un accordo politico con Verdini che, per carità, non è in maggioranza ma coi voti garantisce il numero legale in aula e vota come la maggioranza. E partecipa alle riunioni di maggioranza dove si parla di riforma della giustizia.
Sono coloro che accusano chi vota no alle loro contro riforme (sbilanciate verso l'esecutivo) di essere conservatore, fascista, di votare no solo perché contro Renzi.
Loro che hanno abolito l'articolo 18 come chiedeva confindustria, con lo Sblocca Italia hanno favorito le lobby del cemento e del petrolio (perché soprintendenza è una brutta parola), la riforma della scuola che ricalca il modello autoritario voluto dal centrodestra.
Coloro che confondono 416 bis col 416 ter, annacquato e inutile.
Coloro che hanno fatto il falso in bilancio col buco in mezzo.
Coloro che non hanno riformato la Rai che rimane strumento per portare la voce del padrone nelle case degli italiani.
Coloro che non toccano la prescrizione, che innalzano di poco le pene per la corruzione, che bastonano i magistrati che si permettono di difendere la Costituzione e la legge uguale per tutti (persino quando tocca i colletti bianchi).
Coloro che strillano se un magistrato fa campagna elettorale per il no alla riforma, perché inopportuno.
Quello che era normale nel 2006, con la riforma del centrodestra (quando Spataro fece campagna per il no, per fare un nome), oggi diventa scandaloso.
Quello che era normale nel 2008, protestare contro il bavaglio, oggi viene tacciato per giustizialismo.
Quello che una volta diceva Berlusconi, "la barbarie giustizialista", oggi è argomento del centrosinistra.
Ci aspettano mesi difficili, perché si continuerà a giocare sporco, ad avvelenare l'acqua dei pozzi.
Con gli insulti, i tagli dei nastri, la firma di patti e la promessa di miliardi già stanziati e di cui non si capisce come verranno usati.
La politica non è un derby, pro o contro il governo, Renzi, le riforme: perché i governi passano mentre le Costituzioni e i cittadini restano.
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