09 maggio 2019

Alba nera, di Giancarlo De Cataldo




Incipit
Nella campagna a sud di Roma, in un casale diroccato lungo la via Nettunense, due ragazzi stanno litigando. Jaime ha diciassette anni. Ramon ventidue. La cicatrice che gli solca la fronte è il segno del comando.

Il potere per gestire il potere. Il potere quello vero, non quello delle sole apparenze e del lusso, la bella vita, la villa al mare.
Il potere di condizionare la vita politica di un paese, di sopravvivere alle Repubbliche politiche, la prima, la seconda, la terza …
Il potere di sentirsi un puparo che muove le file di tanti pupi ai tuoi ordini, sentirsi Dio.
Il potere che si arricchisce di soldi pubblici, che spariscono grazie ai maghi della finanza e che poi si nascondono dietro lo schermo dei servitori dello Stato, dello stesso Stato che derubano.

Come molti altri romanzi di De Cataldo, anche questo penetra la superficie del potere che conta in questo paese, mescolando vizi e perversioni di questi intoccabili con la storia di tre poliziotti che si sono conosciuti agli inizi della loro carriera e che poi si sono abbandonati.
Uno di questi l'abbiamo già conosciuta, Alba Doria, protagonista di un racconto della raccolta Sbirre. Alba la poliziotta con un problema personale

È così che Alba chiama la Triade Oscura, la sua silenziosa compagna di vita: il disturbo della personalità da cui ha scoperto di essere affetta mentre dava la caccia al serial killer Cardine.[..] un cocktail di narcisismo, sociopatia e capacità manipolatoria”

Alba è una dei tre poliziotti che dieci anni prima avevano lavorato assieme al delitto di una ragazza, trovata morta dentro una discarica. L'omicidio della Sirenetta, così era stato chiamato, per i tatuaggi di quella ragazza senza nome, morta per un gioco erotico finito male, con delle bruciature su un corpo stretto da delle funi.

«Bondage» concluse Sax, come se si trattasse della cosa più ovvia.
«Bondage è semplicistico» lo corresse Alba.
«Io sto parlando di shibari.»

Ci sono persone che non si fanno problemi nell'andare ad esplorare queste zone della fantasia erotica, sottomissione, umiliazione, percosse, scosse e altro ancora ..
E ci sono anche altre persone disposte a procacciare a questi orchi delle giovani ragazze che vendono il loro corpo (e anche la loro dignità) per molte migliaia di euro.

Un mondo di perversioni, di uomini che odiano le donne e di uomini senza troppi scrupoli di coscienza. Dall'altra parte tre poliziotti che nemmeno sono dei cavalieri senza macchia né scheletri nell'armadio che dovranno cercare di dar la caccia ad uno di questi mostri.

Di Alba abbiamo già detto.
Il Biondo è stato il suo compagno, dopo che si erano conosciuti al corso per commissari: il loro rapporto è iniziato a deteriorarsi proprio alla fine di quella maledetta indagine che aveva iniziato a scavare un primo solco tra questi tre sbirri.
Grande, grosso e fregnone” - così di dice di persone come lui, una persona incapace di chiudere del tutto la storia con Alba, incapace di prendere una decisione definitiva sulla sua vita.
Si chiama Gianni Romani, un tempo soprannominato il Biondo. È un commissario di polizia. Si trova lì perché un informatore di fiducia, il Pulce, gli ha soffiato che in quel vecchio casale erano state notate delle brutte facce.

Tanto il Biondo è impulsivo e generoso, quanto Dr Sax, il terzo poliziotto, è freddo e calcolatore: si chiama così per la sua passione per il Sax e per la musica jazz. Diversamente dai primi due aveva intrapreso l'opaca carriera dentro i servizi, all'ombra del generale Cono di Sangiorgio.

L'indagine per questo delitto si era chiuso con la morte di una persona che era stata ritenuta responsabile della morte della Sirenetta e grandi encomi per i tre giovani commissari.
Ma ora, passati dieci anni, all'improvviso viene fuori un altro caso simile: un'altra donna con torture sul corpo, con gli stessi nodi a tenere quel corpo legato, le stesse corde e gli stessi nodi di dieci anni prima...

.. fra detriti di legno e chiodi arrugginiti, c’è una ragazza. Ha gli occhi chiusi, e dal suo corpo minuto, avvolto in una coperta rossa macchiata di sangue

Andando avanti e indietro nel tempo, tra la prima indagine e quella dell'oggi, scopriamo come si è concluso il caso della Sirenetta (o come è stato fatto chiudere) e tutti i dubbi che oggi sorgono, soprattutto da parte del Biondo forse quello tra i tre che più era rimasto scottato dal quel caso.
Ora i tre si ritrovano di nuovo assieme, il Biondo a fianco di Alba per cui ancora prova qualcosa, a casa di Sax, che da quei tempi ne ha fatta di strada, grazie alla sua fame e alla sua ambizione. Una vita sempre a fianco del generale Cono, di cui ha sposato la figlia, di cui potrebbe diventare l'erede nella gestione di quel potere, “il vero potere è ammantato d’ombra, non sa che farsene dei riflettori”.

I due ragazzi che abbiamo incontrato ad inizio libro erano stati pagati, da un altro capo della loro pandilla, di liberarsi di quella ragazza. Un favore che era stato chiesto da un altra persona, molto più importante. E col vizio di soddisfare i propri desideri abusando donne trattate come schiave, legate e violentate.

La nuova vittima è stata legata con le stesse corde e gli stessi nodi della Sirenetta, una firma: significa che o la persona ritenuta responsabile ai tempi aveva un complice oppure che si sono sbagliati.

Così decidono di ripartire: il Biondo cercherà di ripartire dagli informatori che li avevano imbeccati su quella pista, Alba ripartirà dalle prove, per identificare la ragazza, tornando ad immergersi nel dark web, nella zona grigia dove puoi comprare e vendere qualunque cosa.
Dr Sax farà valere il suo peso per raccogliere nuove informazioni come appartenente dei servizi. Anzi, di uno speciale ufficio dei servizi, che ufficialmente non esiste e che svolge quei compiti per la nostra sicurezza che non si possono raccontare al paese.

Ma i tre hanno la sensazione di essere manipolati, che ci sia qualcuno che anticipi le loro mosse, neutralizzandole, facendoli girare a vuoto.
C'è qualcuno che li sta osservando perché teme che si stiano avvicinando ad un segreto che non deve essere scalfito?
Fino a che punto saranno disposti a spingersi, tutti e tre i poliziotti, pur di risolvere questo caso, catturare questo mostro, scoprire le protezioni di cui gode?
Potrebbe dover significare rinunciare a tutto quello che si è conquistati, mettere a rischio la propria vita, immergersi in quel mare nero della perversione ...

De Cataldo ancora una volta ci racconta dell'Italia di oggi, dei tempi nuovi che in fondo, scavando sotto la crosta del potere, sembrano i soliti tempi.
Tempi dove la ragion di Stato è usata come paravento per i peggiori affari personali di personaggi capaci di sopravvivere a tutte le ere politiche.
Tempi dove, nella città eterna, la capitale del paese, convivono la grande ricchezza, quella ricchezza spropositata che nemmeno si riesce a concepire. E la grande miseria, la miseria delle baraccopoli

Bambini cenciosi fra le gambe di donne che stendevano panni su improvvisati stenditoi: ecco un altro esempio del buon uso del fil di ferro. Sax e il Biondo erano decisamente impressionati. «Sembra Rio de Janeiro, per la miseria.»

Continueremo ad incontrare Alba, nelle prossime avventure: la poliziotta manipolatrice, la poliziotta ostinata, con quell'inquietudine che si porta dentro, che per qualcuno è forse una follia. Quella follia che forse riuscirà a spazzar via il nero e le tenebre del paese.

La scheda del libro sul sito di Rizzoli e il PDF del primo capitolo
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