Il suo è il cognome più cliccato su Google in Italia: è l'uomo più desiderato dalle donne dello Stivale, anche, di nascosto, da quelle di sinistra, malgrado non abbia propriamente la faccia del latin lover
Questo è l'incipit del librointervista di Chiara Giannini su Salvini.
Potremmo fermarci qui per capire che
non solo non c'è alcuna intervista (i 49 milioni? Le assenze
all'Europarlamento? L'inutile legge sulla legittima difesa? La lotta
alla mafia con Arata e Nicastri a fianco ..).
Nessuna intervista e le solite ovvietà
che tanto piacciono all'uomo di destra: l'uomo che piace alle donne,
che dorme poco, che lavora tanto, che non si ferma mai.
Una delle domande scomode della
giornalista Giannini è proprio sulla sua giornata tipo. Domanda da
mettere all'angolo eh?
“MA non sei stanco Matteo?” (lo
chiama per nome, come tutti i suoi fan).
Lui risponde “non ho tempo per essere
stanco”.
Ecco, i liberali all'italiana (liberali
tra di loro si intende) si sono battuti perché pensieri così
controcorrente non venissero censurati.
Ovvio, era tutto falso: si è impedito
che una casa editoriale di una persona fascista avesse spazio come
tutte le altre.
Anche perché per capire chi è Matteo
Salvini mica c'è bisogno di leggere un libro.
Basta vederlo.
Uno come tanti. Banale.
Che usa slogan e atteggiamenti presi
dal ventennio per abbassare sempre di più l'asticella del discorso
politico, per ammiccare a quell'elettorato (che al centro non
sfonderà), per nascondere tutte le debolezze del suo non essere
ministro degli italiani.
Nessun commento:
Posta un commento