07 maggio 2019

La lotta alla mafia e il ministro dei selfie

Non so se avete seguito il servizio di Claudia di Pasquale di ieri sera per Report: la giornalista chiedeva conto al ministro dell'Interno Salvini dell'inchiesta che coinvolge un suo sottosegretario, Siri, i legami con Arata, l'imprenditore che avrebbe scritto il programma energetico della Lega per favorire l'imprenditore dell'eolico in Sicilia che sarebbe poi un prestanome di Matteo Messina Denaro.

Salvini ha risposto alla giornalista, “voglio liberare la Sicilia dalla mafia” con sequestri di beni, poliziotti e via discorrendo.
Ma poi è lo stesso partito dello sblocca cantieri, che attacca i magistrati che se vogliono aprire fascicoli su politici devono farsi eleggere, che candida persone poco pulite al sud.
E così ogni tanto viene fuori un'inchiesta (come quella di questa mattina in Lombardia) con dentro qualche ndranghetista, qualche politico e le solite frasi di circostanza.
Giustizia ad orologeria .. siamo sereni .. il popolo è con me ...

La lotta alla mafia non si fa coi selfie e con gli slogan

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