26 maggio 2019

Il voto, l'Europa, la democrazia


Non basta il rito delle elezioni per parlare di democrazia.
E non basta nemmeno che in edicola ci siano giornali diversi per parlare di libera stampa.

Dietro i riti, le regole, la facciata, esiste una sostanza riempie la democrazia rendendola effettiva per tutti.
A questo giro elettorale per le europee dovremmo essercene accorti tutti: sono state le elezioni in cui la brigata Voltaire si è mobilitata per consentire anche ai neofascisti dichiarati uguali spazi per manifestare il loro essere fascisti.

Tutto questo mentre la Digos sequestrava striscioni appesi ai balconi da cittadini che evidentemente non fanno parte di quella élite “prima gli italiani”.
Come per esempio la professoressa di Palermo, sospesa e poi re integrata (ma solo sui social) per non aver vigilato su una slide dei suoi alunni dove si mettevano a fianco le leggi razziali e il decreto sicurezza.
I democratici del capolista Calenda che si è fatto più notare per la polemica col collettivo Wu Ming, fatto passare per un gruppo fascista perché non accetta il confronto.
Confronti e spazi televisivi da cui partiti e candidati sono stati esclusi, come i Verdi e come Civati.
Strano, in tutti i talk sembrava di vedere le stesse persone, gli stessi giornalisti, gli stessi politici.
Senza che nessuno della brigata Voltaire si sia indignato.
(Nessuna indignazione per la fake news spacciata dal Tg2 e poi rilanciata da Salvini sull'invasione degli immigrati in Svezia..).

Quello che fa tanto indignare i democratici che però poi rinfacciano al ministro Salvini di non aver fatto abbastanza sulle espulsioni.
La libera informazione si è mobilitata anche per il brutto episodio di Genova, un giornalista picchiato da agenti in tenuta antisommossa perché scambiato per un manifestante.
Fa paura pensare che stia passando questo messaggio: vorrei essere chiaro, il manganello va usato come arma di difesa, come deterrente.
Quel pestaggio è da condannare su chiunque.
So quanto è difficile fare lavoro di sicurezza in piazza, con la maschera, la divisa, il caldo, gli insulti ricevuti dalle persone.

Ma la dignità delle persone vale per tutti.
Altrimenti non è democrazia, altrimenti chi garantisce che i diritti sanciti dalla Costituzione valgono per tutti.
Un'ultima cosa, basta col ricatto del voto utile! Il ricatto per cui se voti per i partitini allora favorisci quello o quell'altro.
Colpa della frantumazione a sinistra, fatta di partitini spesso ignoti ai molti (a destra almeno non hanno problemi ad avere spazi televisivi).
Ma ogni voto vale.

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