23 marzo 2020

La Sicilia di ieri - La concessione del telefono

Non c'è solo il Camilleri di Montalbano, e i lettori dello scrittore siciliano che ci ha lasciato lo scorso anno lo sanno benissimo.
Ci sono i suoi racconti ambientati nella Vigata post unitaria, quando la Sicilia era "invasa" dai funzionari sabaudi mandati da Roma in Sicilia per gestire l'ordine pubblico, la sicurezza, la lotta al brigantaggio.
Questori, prefetti, comandandi della piazza, con cognomi come Rebaudengo, Bortuzzi, Bosisio, Colombo.. e Marascianno come il prefetto in La concessione del telefono, del nord anche lui, perché di Napoli.
Come scrive Pirandello, in un brano riportato nell'introduzione de La concessione del telefono
"prefetti, delegati, magistrati messi a servizio dei deputati ministeriali, e clientele spudorate e brogli elettorali; spese pazze, cortigianerie degradanti; l’oppressione dei vinti e dei lavoratori, assistita e protetta dalla legge, e assicurata l’impunità agli oppressori".
Personaggi che, nella maggior parte, hanno ruoli negativi nei romanzi del maestro, causa dei mali dell'isola, di cui nemmeno si sforzavano di capirne le origini. Isola che sprofondava sotto il peso dell'ottusa burocrazia, delle tasse, della mafia dei campieri, dell'ignoranza dei baroni e dei signori sopravvissuti e trapassati dal re Borbone al re Savoia senza troppi problemi.

Leggeteli, se avete tempo (e di tempo ne dovreste avere in queste settimane di coronavirus), questo romanzi: Il birraio di Preston, La scomparsa di Patò, Un filo di fumo, La mossa del cavallo, Il corso delle cose, La bolla di componendaLa concessione del telefono ..


Quest'ultimo (di cui stasera andrà in onda su Rai1 il film)  è la storia di una solenne cantonata, per dirla alla Camilleri.
La richiesta di una concessione del telefono, fatta da un piccolo commerciante al prefetto di Vigata, sospettoso e paranoico, amante dei numeri della smorfia.
Genuardi diventa così un pericoloso sovversivo, finisce nella stretta tra la polizia e la mafia, cui aveva chiesto aiuto.
Ma perché questo Genuardi aveva bisogno di una linea telefonica?
E come andrà a finire la storia?

Come è andata a finire la storia della Sicilia, liberata dai Borboni per finire sotto un altro re, mai liberata dunque, lo sappiamo.
Terra di esperimenti politici, di compromessi e ricatti, terra abbandonata. 
Ma senza la Sicilia, aveva detto una volta Camilleri, l'Italia sciddrica..

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