25 ottobre 2017

C'era una volta il Giambelllino – da I bambini di Escher

I bambini di Escher è il primo romanzo giallo di Paolo Pedote, giornalista, dove nel ruolo dell'investigatore troviamo una strana coppia: una poliziotta in gamba che ha deciso di lasciare la polizia perché disgustata da quel mondo e un signore anziano che vive come un barbone e che si è dimenticato del passato.

Nerone Crespi, l'uomo in fuga dal suo passato, che passa la sua vita nella Tana del diavolo nel quartiere del Giambellino, ad ascoltare il preludio de La forza del destino, di Verdi.
Immagine presa dal sito de Il corriere Milano

Ma oltre ad essere un noir che racconta del lato nero della capitale morale d'Italia, è un racconto delle periferie milanesi. Tanto lontane dallo splendore delle vetrine dei negozi del centro.
.. così alla fine del Giambellino aveva capito solo che i vecchi che oggi si nascondevano dietro le finestre, terroni milanesizzati, erano i terroni veri di una volta. Brava gente che negli anni settanta e fino alla metà degli ottanta, era stata costretta a lottare per ripulire la zona dai tossici che infilzavano le spade sui tronchi delle piante …[..]A partire dagli anni duemila, i commercianti italiani della zona erano scappati. Avevano venduto a cinesi e agli islamici, che pagavano cash, poco importa se frutto dello spaccio che aveva ammazzato il figlio tossico. A tutti aveva fatto comodo, tutti sapevano che quei soldi erano sporchi, e che molti di quei take-away dove non entrava mai un cazzo di nessuno, e dai cui usciva sempre una puzza nauseante, erano lì per lavare il denaro di dubbia provenienza. Ma nessuno aveva mai visto niente, né la polizia, né la politica, né i cittadini. Così, piano piano, era tutto diventato cosa loro..[..]Ogni tanto arrivava qualche finto sgombero, ma se capitava c'era un seguito di telecamere e di candidati che durante le campagne elettorali dovevano conquistare l'opinione pubblica.Come adesso che c'erano i lavori per la metropolitana 4, un succulento piatto mediatico per vampiri in cerca di poltroncine e sgabelli istituzionali.


Da I bambini di Escher – di Paolo Pedote Todaro editore


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