Piernicola Silvis, Formicae, Sem
Gianni Morelli, Rosso Avana, Adv
Valerio Varesi, Il commissario Soneri e
la legge del Corano, Frassinelli
Bruno Morchio, Un piede in due scarpe,
Rizzoli
Modera Cecilia Scerbanenco
Piernicola Silvis – Fomicae (la mia recensione)
Non è la solita storia di un serial
killer: siamo a Foggia, zona di criminalità di cui si parla poco,
c'è un bel personaggio di investigatore.
L'idea di scrivere di un investigatore
nasce dal fatto che lo sono stato: volevo sfornare una figura
realistica, per far capire quali fossero i rapporti tra magistrati,
polizia ai lettori.
Gianni Morelli - rosso Avana ADV
Morelli è un geologo e un conoscitore
dell'America latina: nel romanzo siamo agli sgoccioli del regime di
Batista, che viene descritto molto bene. C'è la rumba delle feste ma
ci sono anche le bande dei castristi che stanno arrivando.
Racconta l'autore: “Sono stato a Cuba
negli anni 70 e ho conosciuto persone che sono stati testimoni della
rivoluzione, scattata ufficialmente il 1 gennaio 1959”.
Il romanzo è cresciuto dal racconto
dei loro aneddoti, delle loro emozioni: non metterle in fila in un
romanzo sarebbe stato un peccato.
Bruno Morchio – Un piede in due
scarpe
Protagonista non è Bacci Pagano ma uno
psicologo che un giorno incontra una paziente che gli chiede di non
commettere un omicidio.
Viene coinvolto in una storia, con un
gruppo di persone della Genova borghese.
Sono passato dalla prima persona alla
terza, osservando la storia con un certo distacco: c'è uno
psicologo, Luzzi, e un commissario che si chiama Ingravallo ma viene
da Bressanone e detesta il mare.
Lo psicologo ha un dono, di fronte a
persone che mentono, prova un dolore al collo: una virtù che sarò
molto utile nelle indagini.
Valerio Varesi: IL commissario
Soneri e la legge del Corano (la mia recensione)
Un libro molto coraggioso che racconta
della convivenza tra culture diverse, delle ronde tra poveri,
l'ideologo di destra: ancora una volta si affronta la realtà che
cambia.
Ho affrontato questo problema visto che
la politica non se ne occupa: della convivenza con gli immigrati e
delle periferie, abbandonate dagli operai e dalle aziende che se ne
sono andate.
Quartieri svuotati e occupati da altri,
dove Soneri si sente estraneo: diventano standard, se osserviamo i
corsi in centro, le vetrine. Ma questo cambiamento ci fa sentire in
ansia, come se dovessimo imparare sempre qualcosa.
La convivenza in questi quartieri
dovrebbe essere la politica a risolverli: ci sono dei valori non
negoziabili, in questo amalgama, come la condizione femminile.
Come si concilia la visione della donna
nel mondo islamico con la libertà delle donne?
La politica non si occupa di questo
problema o fa finta che non esista: nel libro protagonisti sono un
Imam che fa critiche alla nostra società e un ideologo di destra, di
quelli “fuori tutti gli immigrati”.
Silvis: la pressione dei media
nelle indagini è molto forte. Durante le inchieste tutti chiamano al
cellulare per sapere qualcosa: nel romanzo c'è una critica a certi
programmi televisivi.
La TV del dolore, che insegue la
pornografia del delitto non mi piace: ho voluto mettere nel libro
questi processi mediatici, perché i processi non si fanno in TV, ma
nelle aule dei Tribunali.
Le indagini sono una cosa complessa, la
realtà è diversa dalle fiction americane.
Morelli: nel libro è
protagonista un truffatore, un personaggio con un suo fascino.
L'autore è partito dallo scontro tra i
Lavarello e Totò per il titolo di Principe di Costantinopoli: causa
vinta da Totò, ma lo stesso i Lavarello cominciarono a vendere
titoli nobiliari, falsi ovviamente.
Nell'Avana dove il regime stava
crollando, ho messo questo truffatore che vende titoli falsi a
creduloni: era l'Avana dei bordelli, della mafia, frequentata da
americani borghesi.
Morchio: dentro il romanzo di
Morchio non ci sono criminali, serial killer ma persone normali.
Spesso i TG raccontano di delitti
terribili commessi da gente normale: sono i delitti che nascono dalle
passioni – nel romanzo ho voluto mettere la mia passione per Gadda.
Il preludio della storia è la passione
e l'amore: da questo contesto, all'apparenza normale, nascono poi i
delitti della storia, manifestazione della banalità del male.
Senza di cui non ci sarebbe stata la
grande letteratura occidentale.
Varesi: Soneri invecchia, è
sempre più malinconico, scopre di avere anche il colesterolo fuori
controllo.
Sente su di sé più responsabilità:
aver fatto parte di un mondo che ha approfittato, che ha disperato le
risorse di questo paese.
Dalla sua generazione in poi le
generazioni sono destinate e peggiorare la loro condizione.
Altro cruccio è non essere riuscito a
far evolvere il mondo come avrebbe voluto: in questa epoca di crisi
economica quello che manca è la speranza, un obiettivo cui puntare.
Non a caso il papa, nel suo discorso a
Bologna ha fatto un discorso più a sinistra degli ultimi anni:
Soneri è in questa nebbia, una nebbia esterna ma anche una nebbia
che ha dentro, per non comprendere bene la sua città. Dove sta
andando.
Lo stesso smarrimento del personaggio
cieco, che ospitava il ragazzo di origine nordafricana che poi viene
ucciso...
Silvis: il nome del serial
killer si conosce subito, è una caccia all'assassino anomale. Anche
perché a metà romanzo entra la criminalità organizzata, non la
Sacra Conona Unita ma la mafia foggiana.
Omicidi di cui si parla poco, fuori
dalla Puglia, che deve rimanere sui media come la regione della
movida, di Padre Pio.
Invece la mafia foggiana deve essere
nota al paese: l'estorsione, gli omicidi, il controllo del
territorio.
Cosa accadrà quando la mafia garganica
si unirà alla Sacra corona unita?
In questo momento la lotta alla
criminalità organizzata non è in cima agli interessi della
politica: la gente ha paura delle mafie e dunque non parla, così la
politica non se ne occupa perché non porta voti.
Sono previsti altri romanzi con lo
stesso protagonista, che vedrà luce anche in TV.
Vedrà alla luce una trilogia di Varesi
“Trilogia di una Repubblica” coi suoi romanzi ambientati nel
passato: Il rivoluzionario, Lo stato di ebbrezza, La sentenza.
Morelli: anziché una trilogia,
che porta male, punta ad una quadrilogia, il prossimo romanzo sarà
ambientato in Messico, poi in Namibia...
Morchio: di solito ambiento i
romanzi nel presente, in questo, ambientato nel 1992, ho avuto una
grande soddisfazione. Si parlava al telefono, le notizie le
apprendevi dalle locandine: nel prossimo romanzo Bacci Pagano
incontrando una donna con cui ha avuto una relazione, ripercorre
un'indagine degli anni '80.
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