16 ottobre 2017

La passione per il delitto 2017 – il quinto incontro con gli scrittori


Elisabetta Bucciarelli, Chi ha bisogno di te, Skira
Rosa Teruzzi, La fioraia del Giambellino, Sonzogno
Simona Giacomelli e Monica Stefinlongo, L’uomo nero. Caracò
Modera Samuela Lozza

Elisabetta Bucciarelli – Chi ha bisogno di te (la mia recensione)

Nel romanzo di Elisabetta ci sono uomini ma non in forma di protagonisti: sono uomini che pagano colpe non solo per propri errori, ma anche per scelte altrui.
Sulla copertina (come su quella de l'Uomo nero, di cui Elisabetta è curatrice) c'è un'ape: una scelta della casa editrice.
Al centro della storia ci sono due donne e, lontano, degli uomini, che ci sono per differenza: due donne che devono fare i conti con la distanza dal maschile.
Protagonista una ragazza normale, nel passaggio verso l'adolescenza.
Nel romanzo si racconta del nero, della paura della separazione dal compagno.

La musica, usata dalla madre per parlare con la figlia, è metafora di un nuovo linguaggio.

L'uomo nero – Simona Giacomelli e Monica Stefinlongo (la mia recensione)

L'idea dietro questa raccolta – L'uomo nero – è stata quella di tenere insieme sei storie che cercassero di raccontare che cosa sta succedendo nel grande stereotipo del maschile, in un momento di cambiamento.
Storie che pescano dal materiale autobiografico delle autrici, in questi c'è la volontà di dare uno sguardo sul maschio che non è in grado di trasportare le sue conoscenze a chi viene dopo, il maschio che non sa crescere.
Molte fiabe o favole hanno prodotto dei grandi danni: il sogno del principe azzurro di Cenerentola, eppure lo stereotipo non esiste.
Il maschio difficile da incasellare che qui viene raccontato, ma non colpevolizzato.

L'apicultore di Simona non si preoccupa di rimanere fedele alle aspettative delle sue compagne: Peppe è un uomo solo, era stato messo da parte per delle sue scelte.
Non un carnefice identificabile, delle relazioni fallite.

Monica racconta di un uomo con la sindrome da Peter Pan, anzi con la sindrome di Barbapapà: la crisi ha messo le persone della generazione X di fronte a delle scelte, di fronte a dei problemi che non sanno affrontare.
Al protagonista capita un trauma che forse lo porterà a fare un cambiamento.


Rosa Teruzzi – La fioriaia del Giambellino

Al contrario della cinematografia comune, le protagoniste del libro sono tutte donne, nonna, madre e nipote.
Sono tre donne che vivono in un ex casello senza uomini: un ex sessantottina, una ex libraia e la nipote che è una poliziotta.
L'unica che potrebbe indagare in realtà non è interessata alle indagini, il suo vero interesse è indagare sulla morte del padre, poliziotto anche lui.
Il giallo ad un certo punto entra nelle loro vite e le spinge a cambiare qualcosa di sé.

“Sono donne libere davvero” - ha scritto delle tre donne Carla Colledan.
Le adolescenti devono leggere libri che spiegano loro che possono essere artefici del loro futuro.

Scopro segreti in tante storie, scrivo senza fare una scaletta precisa: ogni pagina mi apre un nuovo capitolo, e poi cerco di chiuderlo tutti.

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