29 ottobre 2017

Con chi se la sta prendendo Michele Serra oggi?


Non sono molto d'accordo con Michele Serra per quanto scrive sull'Amaca di oggi (domenica 29 ottobre): è una visione molto semplificata di quello che è oggi centro sinistra e centro destra (sempre premesso che si possano chiamare ancora destra e sinistra questi partiti e partitini).
La destra presentata come un gruppo che sta assieme solo per spartirsi le poltrone senza alcuna visione politica, beati loro.
La sinistra litigiosa che farà vincere la destra.

Troppo semplice: la destra si odia ma semplicemente lo abbiamo dato per scontato e non fa notizia.
Berlusconi che teme Salvini che teme la crescita di popolarità di Maroni e Zaia dopo il referendum.
Salvini che odia Alfano ma non ha nulla a che dire dell'alleanza in Lombardia.
Probabilmente si metteranno assieme alle elezioni, non si sa ancora attorno a che leader e su quali basi.

E chiariamo una cosa anche sull'odio a sinistra? Con chi se la sta prendendo Serra? Con Renzi che chiama gufi e rosiconi le persone che non si piegano ai suoi diktat?
O quelli che fanno le battutine sul “grosso Grasso” come da twitter fa una sostenitrice renzianissima promossa a capo di una direzione nel PD?
Quanto amore e quanto ascolto c'è in queste persone che considerano di sinistra bonus, sgravi, nominati nei partiti, clientelismo locali (vedi l'omelia di fronte a De Luca e Alfieri)?

Il primo a sinistra che oserà lamentarsi, prima di farlo si guardi allo specchio”: questa se la poteva risparmiare. Il PD per primo (prima dei partitini a sx) dovrebbe guardarsi allo specchio per capire dove è andato e cosa si è lasciato indietro nel suo percorso di avvicinamento al partito della nazione.

Dove si rende indistinguibile tutto, l'antisistema, l'anti establishment e la lotta per gli ultimi.

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