L'Europa chiedeva una legge contro la tortura e il Parlamento italiano e i vari governi non hanno proceduto a colmare questo vuoto legislativo.
Anche per questo i responsabili delle vergognose torture di Bolzaneto l'hanno fatta franca: persone in divisa (anche se molti degli agenti non avevano segni distintivi che li rendessero riconoscibili) che hanno picchiato, vessato, persone inermi che erano sotto il controllo e la tutela dello Stato italiano.
Stato che non ha collaborato con la giustizia per individuare gli agenti che cantavano "un due tre viva Pinochet" e obbligavano le ragazze a spogliarsi nude, a orinare davanti agli agenti
Alcuni sono stati picchiati più volte, sono stati fatti spogliare davanti ad agenti del sesso opposto, a molte delle ragazze sono stati fatti togliere anche gli assorbenti ed è stato poi negato l'uso di salviette igieniche.
Ad altre persone gli agenti hanno sottratto, a volte strappandoli via, gli oggetti personali, mai restituiti. Altri hanno dovuto gridare "viva il duce, viva il fascismo, viva la polizia penitenziaria". Le celle in cui erano una parte dei ricorrenti sono state spruzzate con gas urticanti. Tutti si sono visti negare la possibilità di contattare un avvocato, la famiglia, o per gli stranieri i loro consolati.Undici dei 59 ricorrenti hanno accettato un accordo con il governo italiano che si è impegnato a versargli 45mila euro per danni morali e materiali e le spese legali sostenute.
Neppure questo governo che ha portato in Parlamento la legge Cirinnà sulle unioni civili, ha fatto molto, per evitare la condanna della corte di Strasburgo e questa vergogna (si, la legge contro il reato di tortura è stata approvata, ma ha criteri di applicabilità molto vaghi).
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