07 ottobre 2009

La (presunta) ndrangheta di Buccinasco a processo

Ieri commentavo il libro di Caruso e Carlucci sulla penetrazione della ndrangheta a Milano.
Oggi parliamo del processo in corso a Milano [TG3 regionale 6 ottobre] sul clan Barbaro-Papalia, "al termine di un'indagine del pubblico ministero Alessandra Dolci sulle infiltrazioni 'ndranghetiste nel settore del movimento della terra nei cantieri edili a Milano e nell'hinterland (Buccinasco)".

Da melitoonline:
I capi della cosca guidata dai fratelli Domenico, Rocco e Antonio Papalia, condannati nel noto processo Nord-Sud, operanti in alcuni comuni dell’hinterland milanese tra cui Buccinasco, Corsico, Cesano Boscone, Prezzano sul Naviglio e Pogliana Milanese, detenuti in regime di 41 bis, ordinavano e le nuove leve eseguivano, fino agli arresti dell’operazione ’Cerberus’ della Guardia di Finanza
che, su ordine del gip di Milano Piero Gamacchio e su richiesta del pm Alessandra Dolci portò in carcere Domenico Barbaro, 71 anni inteso l’australiano, di cui abbiamo dato notizia, i figli Salvatore e Rosario Barbaro di 33 e 36 anni, Pasquale Papalia (figlio di Antonio), 29 anni, Mario Miceli, era in carcere per rapina,50 anni, Maurizio De Luna, milanese di 44, Maurizio Luraghi, 53 anni, e la moglie Giuliana Persegoni di 49 anni. A raccontare tutto ai magistrati, nel 1992, fu Salvatore Morabito, alias “mister calibro 9?,detenuto nel carcere di Bergamo dal 1990, Morabito, fece la “cantatins”. E spiegò come a Corsico, Buccinasco, Cesano Boscone, il dominio della ‘ndrangheta fosse completo.

Altri link:
- buccinasco.net
- rinopruiti.it

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