La sospensione dalla carica da presidente è un atto dovuto. Il minimo che Marrazzo, coinvolto in questa faccenda di ricatti e trans, potesse fare. Perchè se la tutela della privacy va garantita, ma la tutela della poltrona, no.
Certo, questa vicenda, per come si è sviluppata, non può che far pensare male.
Primo: il video risale a luglio, girava la voce della sua esistenza nei palazzi romani da mesi.
Come mai solo ora, sotto le elezioni regionali, nei giorni precedenti le primarie del Partito Democratico, scoppia il caso?
Secondo: il TG1 si è difeso dall'accusa di non aver parlato del caso escort Berlusconi (e del noemigate), per voce del direttore Minzolini, dicendo che non parlava di gossip. Sabato, il caso Marrazzo, con tutti i dettaglio, era la prima notizia. Forse che andare con un trans è considerato un'aggravante rispetto ad altri che hanno frequentato una minorenne? I TG non ci hanno risparmiato nulla: la coca, i trans (con tanto di nome), il video (o i video, si cice oggi che siano due )
Terzo: le quattro mele marce, i carabinieri che han cercato di ricattare Marrazzo, si sono rivolti prima ai giornali, poi agli ambienti politici, infine han ricattato l'ex presidente. Segno che sapevano bene quale fosse l'uso da farne, del video. Nessun direttore lo ha comprato? E chi lo dice?
Quarto: via Gradoli 96, la via del covo delle BR, nel sequestro Moro. La palazzina con molti appartamenti riconducibili al Sisde, e il covo fatto ritrovare con la perdita d'acqua. Vogliamo fare dietrologia? Chi ha voluto capire ha capito ..
Infine, il problema interno al PD. Sarà anche una debolezza, quella di Marrazzo. Ma è inevitabile chiedersi che strada sta prendendo il partito.
Certo, questa vicenda, per come si è sviluppata, non può che far pensare male.
Primo: il video risale a luglio, girava la voce della sua esistenza nei palazzi romani da mesi.
Come mai solo ora, sotto le elezioni regionali, nei giorni precedenti le primarie del Partito Democratico, scoppia il caso?
Secondo: il TG1 si è difeso dall'accusa di non aver parlato del caso escort Berlusconi (e del noemigate), per voce del direttore Minzolini, dicendo che non parlava di gossip. Sabato, il caso Marrazzo, con tutti i dettaglio, era la prima notizia. Forse che andare con un trans è considerato un'aggravante rispetto ad altri che hanno frequentato una minorenne? I TG non ci hanno risparmiato nulla: la coca, i trans (con tanto di nome), il video (o i video, si cice oggi che siano due )
Terzo: le quattro mele marce, i carabinieri che han cercato di ricattare Marrazzo, si sono rivolti prima ai giornali, poi agli ambienti politici, infine han ricattato l'ex presidente. Segno che sapevano bene quale fosse l'uso da farne, del video. Nessun direttore lo ha comprato? E chi lo dice?
Quarto: via Gradoli 96, la via del covo delle BR, nel sequestro Moro. La palazzina con molti appartamenti riconducibili al Sisde, e il covo fatto ritrovare con la perdita d'acqua. Vogliamo fare dietrologia? Chi ha voluto capire ha capito ..
Infine, il problema interno al PD. Sarà anche una debolezza, quella di Marrazzo. Ma è inevitabile chiedersi che strada sta prendendo il partito.
Dopo i killer a Castellamare, con tessera del PD in tasca.Col sindaco di Montalto che paga gli avvocati agli stupratori della ragazzina.
Col caso Campania, e le inchieste che coinvolgono Bassolino.Potremmo parlare anche della Calabria di Loiero e dell'Abruzzo dell'ex governatore Del Turco.
O degli scandali della sanità pugliese, con l'assessore Tedesco finito in Senato.
E volendo possiamo pure rivangare casi delle scalate bancarie del 2005, che coinvolsero i vertici dell'allora DS.
Scrive Saviano su Repubblica, che nella sola provincia di Caserta ci sono più iscritti al PD che nella Lombardia.
In questo momento Marrazzo ha fatto la cosa più giusta: per questo ha tutta la mia solidarietà, come persona.
E mentre il paese si divide tra chi pensa sia meglio andare a escort che andare a trans (come si può leggere sul Giornale, per l'articolo di Veneziani), non possiamo dimenticarci che nella evoluta Italia del 2009, è morto Elvis, un bambino di 6 anni, morto per le esalazioni del gas della stufetta (dopo che l'ENEL aveva staccato la corrente).
Per non parlare della manifestazione di ieri in Calabria contro la nave dei veleni, dei tanti cittadini preoccupati per la loro salute.
Del rischio frane a Palermo e nel messinese.
Dei raccomandati di Mastella, e delle bonifiche e fondi neri qui in Lombardia, a Milano.
E mentre il paese si divide tra chi pensa sia meglio andare a escort che andare a trans (come si può leggere sul Giornale, per l'articolo di Veneziani), non possiamo dimenticarci che nella evoluta Italia del 2009, è morto Elvis, un bambino di 6 anni, morto per le esalazioni del gas della stufetta (dopo che l'ENEL aveva staccato la corrente).
Per non parlare della manifestazione di ieri in Calabria contro la nave dei veleni, dei tanti cittadini preoccupati per la loro salute.
Del rischio frane a Palermo e nel messinese.
Dei raccomandati di Mastella, e delle bonifiche e fondi neri qui in Lombardia, a Milano.
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