26 ottobre 2009

L'uomo che verrà di Giorgio Diritti

"L'uomo che verrà" racconta della strage di Marzabotto (forse il primo film ad affrontare questa pagina della nostra storia).Più che un film di duerra, un film sulla vita in tempo di guerra, lo definiva ieri sera il regista nell'intervista da Fabio Fazio.
La vita raccontata dal basso da quotidiano, dalla vita di tutti i giorni: e la guerra che si insinua piano piano.
La guerra e la resistenza: come resistenza alla presenza dei tedeschi nella propria casa.Un film in cui gli attori parlano nel loro dialetto e in cui la protagonista, per un suo trauma, rimane muta, per i nove mesi in cui l'uomo verrà al mondo (dal grembo della madre).
Lo sterminio delle SS avvenne negli ultimi di settembre 1944: fu compiuto dalla XVI divisione SS panzergrenadier (la divisione assassina, la stessa di Sant'Anna di Stazzema), dal battaglione esplorante del maggiore Reder. 800 morti, di cui 250 bambini.
Fu un'operazione di terrore, compiuta in modo simile ai rastrellamenti contro gli ebrei (ad essere uccisi furono in magior parte donne e bambini): per le SS gli italiani traditori non erano da considerare uomini.
L'armadio della vergogna, la puntata di Blu Notte.
Il video dell'intervista sul sito della Rai.

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