Chi è l'amico terrone? E' la persona che ha pagato la candidatura del politico poi eletto in comune, in provincia, in regione. E' la famiglia, calabrese, siciliana, campagna, insomma, terroni come mio padre. Che sono venuti dalla bassitalia (come una volta veniva chiamato il sud), e piano piano sono entrati nell'economia del nord. Si sono presi attività commerciali, locali, ristoranti.
Gente come la famiglia Coco Trovato a Lecco, o come i Moscato a Desio.
O anche come le persone che hanno avvicinato l'imprenditore Perego, sempre nel lecchese, gli hanno prestato soldi in un momento di difficoltà e poi sono subentrati nella sua azienda. Tutta gente finita in carcere nell'operazione Crimine di questa estate.
L'amico terrone e quella persona scomoda, a cui magari devi un favore ( i voti che ti ha portato da parte dei calabresi, i soldi per fare campagna elettorale e per pagare le cene) e che oggi e meglio disconoscere. Specie se sei un esponente di una forza politica che fa della sicurezza (oggi) e dell'antimeridionalismo (ieri) un vanto.
Ma prima di parlare della ndrangheta in Lombardia (e degli agganci coi politici, anche della Lega, ma anche di altri partiti), c'è stato spazio per una difesa della Rai, come servizio pubblico di informazione per i cittadini.
L'anteprima di Santoro è stata un grido di denuncia sullo stato della Rai, per scongiurare un futuro in cui, per i debiti che potrebbero accomularsi se le cose vanno avanti così, l'azienda potrebbe fare la stessa fine dell'Alitalia. Si parla di 650 milioni di debiti, nel 2014.
Si è arrivati a questo, perchè si è seguita la stessa strada della Parmalat, ovvero della finanza creativa per cui si possono fare i formaggi senza latte italiano.
Il latte della televisione sono i programmi: anche questi possono essere fatti con latte olandese tedesco. E dunque proeseguendo la metafora, i palinsensti della TV pubblica possono essere riempiti di Grandi fratelli e fiction. Come le nostre tavole di cibo non di qualità.
Ci vogliamo affogare di panini mc Donald's, di pizze surgelate?
C'è una sfida da raccogliere, se si vogliono cambiare le cose. Serve ascoltare le voci delle persone che in Rai, propongono cambiamenti, idee nuove. Servono scelte che non si possono delegare ai politici, per cui la Rai serve come fosse una serva.
La trattativa Fini-Letta.
Altro argomento, prima del piatto forte, un commento agli ospiti, sulla fine della trattativa di Fini, per evitare la sfiducia. Trattativa crollata per le troppe pressioni ricevute.
Granata la spiegava dicendo che la linea del suo gruppo è la stessa tracciata a Bastia Umbra. Ci aspettiamo le dimissioni, per avere una agenda su sviluppo e giovani che non si preoccupi solo dei problemi giudiziari del premier.
Daniela Santanchè, diversamente dal primo, "per noi nulla è cambiato : o fiducia o voto. FLI ha dimostrato in questi giorni qualche incertezza, sono certa che martedì avremo la fiducia sia alla camera che al senato."
Claudio Fava: "la trattativa c'è stata e di mezzo ci sono state questioni economiche, per cui si potrebbe parlare di reato."
Fuori i nomi, ribatteva la Santanchè: sono i nomi che circolano in queti giorni. Razzi, Caleari. Una storia già visto alle passate legislatura, quando persone sono state chiamate per far cadere un governo (Prodi) e sono state ripagate con consulenze (come fossero un vitalizio).
Castelli dal lato suo, spiegava come la Lega abbia firmato un patto con un partito, il PDL. In questo momento c'è bisogno di un governo forte: anche se dovessimo avere la fiducia, non vorremo governare con la guerriglia alla camera.
Tradotto, vuol dire che anche se B. rimane al suo posto, non significa che non si vada alla elezioni.
Santo Versace: anche Versace è stato oggetto di compravendita (per passare a Fini). Ma è rimasto fedele, perchè il PDL che ha vinto le elezioni e deve dare risposte al paese.
L'amico terrone.
L'intervista di Stefano Bianchi al pentito Di Bella e le interviste di Bertazzoni ai politici lombardi, tirati in ballo nelle intercettazioni fatte nelle indagini sulla ndrangheta al nord.
Di Bella, un pentito che è stato comunque ritenuto attendibile, ha parlato di chi fosse a Lecco Franco Coco Trovato: padrone di attività commerciali, capace di spostare voti dei "calabresi" su un politico cui poi chiedere favori.
Hanno arrestato 300 persone questa estate? Ma non lo sanno che ci sono altre 300 che ne hanno preso il posto?
Da Lecco a Seregno: qui si ritrovano alcuni capi delle locali, e a Desio il consiglio comunale deve fare i conti con la ndrangheta: un consigliere al sindaco "le persone qui [riferendosi a quelle finite nelle intercettazioni] non devono mettere più piede".
A chi si riferiva? Forse a persone come Natale Marrone, coordinatore PDL a Desio, o Rosario Perri, geometra comunale da 40 anni, in cui in una intercettazione parla di "soldi nei tubi"? Persone cui è comprensibile il nervoso per il trovarsi sotto i riflettori, causa le inchieste e le intercettazioni in cui sono presenti.
Ma questo non significa che, stante l'indagine della magistratura , la politica non debba dare una risposta chiara su certi rapporti.
Nel prosieguo dell'intervista a Stefano Bianchi, Di Bella chiarisce chi è Gamma: ovvero il politico Castelli, che lui avrebbe visto parlare con Coco Trovato. Il boss chiese, anzi impose di votare lega, ai primi anni 90.
In studio il sottosegretario ha potuto ribattere, punto su punto: nel 1990 era solo un oscuro ingegnere. A Lecco i partiti forti erano la DC e PSI; io mi sono candidato in un piccolo collegio, non nominale, senza volantini nè pubblicità.
"Se c'è una città dove si combatte la ndrangheta, questa è Lecco".
Le inchieste dicono una cosa diversa: anche a Lecco vengono sequestati beni alle famiglie dei boss arrestati. Una vittoria che però indica anche la presenza di locali nel territorio.
Della ndrangheta al nord, diversamente da quanto dice il sottosegretario, se ne parla da pochi anni: dalla relazione della commissione antimafia di Forgione, che ha parlato del "colpevole silenzio della politica".
Altro che "noi combattiamo la ndrangheta da sempre". Negli anni passati, al nord la Lega ha sempre battuto il tasto della lotta all'immigrazione.
Altrimenti andrebbe spiegato come ha fatto la ndrangheta a radicarsi nel nord (non solo in Lombardia, ma anche nell'Emilia rossa).
A Buccinasco, a Corsico e in altri paesi dell'hinterland.
"Non c'era bisogno di Saviano per sapere cge la ndrangheta si infila al nord", ha proseguito la Santanchè.
Non mi ricordo tutta questa mobilitazione negli anni passati.
C'era il terrorismo islamico, i rom, i romeni.
Ma la mafia al nord, come ha anche detto il prefetto, non c'era, almeno nel milanese.
Bertazzoni e Bianchi hanno poi intervistato Pietro Pezzano, dottor dobermann, D.G. dell'Asl di Monza al telefono con Polimeni.
Natale Moscato, fratello di Giuseppe, considerato il capo della “locale” di Desio.
Massimo Ponzoni, citato in alcune intercetazioni:
Saverio Moscato parla con un suo uomo di fiducia, Giuseppe Sgrò, anche lui arrestato.
"Moscato: quell’altro prende un sacco di soldi, prende pure i soldi, Perri... con 5.000, tutti con la zucca così; Sgrò: Ah, si, si; Moscato: chi c... me lo ha fatto fare, mannaggia la Madonna p..., che mi danno una bella e che non ci rompe la minchia pure lui...omissis...ma che c... vuoi che capiscano e destra o sinistra e via dicendo, basta che togli i soldi fai mannaggia la Madonna fai il c... che vuoi....a questo punto questa storia a Ponzoni dobbiamo dargli rilievo lui è c... e c... con e via dicendo ci sono i soldi anche per Ponzoni e pago, quanto vuole il 10% tò, lui, Candeloro arriva a scoppio ritardato, questa cosa da dieci anni che si fanno...omissis"."Moscato: i politicanti vedi che sono scemi, si accontentano di 10.000 di telefono, quando si accorgono che li stanno prendendo per il c... non servono più, io per Ponzoni l’ultima volta che sono andato su ho speso 10.000 di matite.... omaggio per quando si vota Ponzoni....omissis.... Per questo Ponzoni è con Formigoni c... e camicia, Formigoni muove centinaia di milioni di euro vorrei partecipare all’expo e via dicendo, solo che dovrò mandare delle lettere a loro e via dicendo, per vedere se si prende qualche lavoro e via dicendo...omissis..."."Sgrò: No, ma quello che dice lui, per davvero non puoi vivere con 10.000, la cosa e la fai; Moscato: ma va, per 10.000 ti metti a fare queste cose qua, suo Zio (si intende Domenico Pio) è un professionista, ma nel vero senso della parola...omissis... Ora Ponzoni che deve venire, ora sto studiando com’è il discorso della Fiera, lì c’è un macello e dobbiamo, devo entrare...omissis...già sto lavorando con il catering, in un modo o in un altro dobbiamo devo entrare, è un paese, solo a scopare metti 50 persone là dentro solo per scopare...omissis...; Sgrò: e ora che iniziano i lavori con l’expo?...non dobbiamo fare una collocazione giusto?...omissis...."
Giancarlo Abelli, cui il D.G. della Asl di Pavia Chiriaco ha fatto campagna elettorale, con l'aiuto di Del Prete.
"lei è qua per il ponte o per rompermi le balle?"
In studio, c'è stato un vivace scambio di battute tra il giornalista Nuzzi (autore del libro Metastasi) e Santo Versace (sul capitolo dedicato al fratello) e col sottosegretario Castelli.
Ripeto, si può comprendere il nervosismo, ma si deve fare chiarezza su certi rapporti, per evitare che tutto il fango poi renda indistinguibile il vero dal falso.
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