Leggevo la notizia delle squadre speciali pronte a scattare per la cattura di Assange, in Inghilterra.
Per un accusa di stupro su cui esistono diverse versioni (e forse nemmeno è uno stupro).
E ho pensato: peccato che i grandi terroristi non siano mai stati accusati di violenza sessuale.
I grandi trafficanti di droga, di uomini. I mafiosi.
Tutta questa caccia all'uomo per delle sole notizie di gossip (come le ha definite B.)? O forse nelle carte diffuse dal sito Wikileaks, dove si parla di tangenti per le mediazioni Eni Gazprom, c'è qualcosa di vero?
Come anche nelle considerazioni che l'ex ambasciatore Spogli fa sulla politica estera del presidente:
“La relazione bilaterale con l’Italia è ottima, ma gli sforzi di Berlusconi per ricucire la relazione tra l’occidente e la Russia stanno minando la sua credibilità e diventano veramente irritanti nella nostra relazione”.“Lo possiamo riportare sulla giusta strada (Berlusconi, ndr.) mandandogli un chiaro segnale che gli Stati Uniti non hanno bisogno di un interlocutore per le proprie relazioni con la Russia e che la sua insistenza nel minare le strutture esistenti e i canali basati su comuni interessi e valori con l’alleanza in cambio di stabilità a breve termine non è una strategia che Washington intende perseguire”.Insomma, gli Usa non hanno bisogno di Berlusconi-risolvi problemi. Ma c’è di più, perché sul premier si staglia per l’ennesima volta l’ombra degli affari personali: “La Georgia crede che Putin abbia promesso a Berlusconi una percentuale dei profitti dai gasdotti costruiti da Gazprom con Eni”.
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