Durante la puntata di Annozero del 5 dicembre 2010, il leghista Roberto Castelli ha snocciolato i soliti esempi per dimostrare quanto l’Università italiana butti i soldi nel cestino. Come prova schiacciante ha citato, e non è la prima volta che lo fa, una ricerca costata decine di migliaia di euro per studiare un particolare tipo di Asino che vive soltanto in una determinata regione d’Italia. Effettivamente raccontata così sembra evidente lo spreco di soldi, ma provando ad indagare (basta un computer collegato ad Internet), si scopre che le cose non stanno proprio come Castelli le ha raccontate. Questo particolare Asino esiste ed è stata studiata per davvero la sua mappatura genetica, spendendo effettivamente i soldi che Castelli ha citato. Quello che non viene detto però è che questo simpatico Asinello è l'unico animale al mondo che non si ammala di una decina di malattie, qualcuna anche mortale per l’uomo. Questo quadrupede è immune a certe patologie e qualche ricercatore ha pensato che la mappatura genetica del ragliante avrebbe potuto aprire dei canali per curare queste malattie. Rimane aperta una domanda: chi è l’Asino vero, il sottosegretario o il simpatico animale che potrebbe un giorno migliorare la nostra qualità della vita curandoci da malattie oggi senza cura?
Una lettera inviata al Fatto Quotidiano del 5 dicembre, dopo la puntata di Annozero Forse Italia.
2 commenti:
la pennicellina ed anche l'aspirina sono state scoperte grazie a ricerche simili su animali ... ma sai quando si parla di asini i leghisti si sentono chiamati in causa ...
Vi segnalo il post http://svistasocialclub.wordpress.com/2010/12/06/lasino-si-e-stufato-ovvero-asini-leghisti-e-altri-ministri/ che riprende la lettera al Fatto quotidiano. Cecilia
Posta un commento