Forse non è un caso che negli stessi giorno in cui Obama viene messo sotto per la chiusura di Guantanamo (prorogata di un anno), il criminale più ricercato del mondo Assange venga arrestato.
Arresto che porta al ministro degli esteri all'affermazione "Assange - ha detto Frattini - ha creato un danno gravissimo alle relazioni diplomatiche internazionali e tornando in liberta' avrebbe potuto continuare a compiere questa attivita' criminosa. Credo sia giusto - ha concluso - che sia interrogato e processato secondo le leggi in vigore'"
Forse ha ragione Vargas Llosa quando dice che la diplomazia non può essere tutta alla luce del sole (e che troppa trasparenza fa male), ma il giorno in cui si potrà dire che un dittatore è un dittatore e che Guantanamo (tra l'altro un fallimento, visto l'andamento dei processi) è contro i principi della giustizia e del diritto sarà un gran giorno.
Riassumendo, guai a chi racconta al mondo il vero volto della diplomazia, viva Guantanamo.
Chissà, forse nelle carte di Assange c'era anche qualcosa relativamento al ruolo delle Italia nelle renditions.
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