Ovvero, per arrivare a vedere un futuro, politici e imprenditori propongono a studenti e lavoratori le ricette del passato.
Meno diritti, meno garanzie, maggiore flessibilità.
La crisi globale impone al Sistema Italia di cambiare. La ricetta di Marchionne per il futuro della Fiat e la riforma Gelmini dell’Università, appena approvata alla Camera, hanno in comune un obiettivo: più produttività in cambio di più flessibilità. Ma operai, studenti e ricercatori scendono in piazza: ad essere colpiti, dicono, sono i nostri diritti. “Se ci tolgono il futuro noi blocchiamo la città”. Come si esce da questa crisi? Il prezzo da pagare è l’erosione del diritto al lavoro e allo studio?
Ospiti: il viceministro della Lega Nord Roberto Castelli, il leader di Alleanza per l’Italia Francesco Rutelli, il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, l’economista dell’Università Carlos III di Madrid Irene Tinagli e il corrispondente di Repubblica Federico Rampini.
Tutte persone del passato. E i giovani, gli studenti, quelli che ora sono alle prese con contratti da precari, cassa integrazione?
Su nonleggerlo, la storia di Mister Cepu.
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