Il ministro gaffeur Poletti e il calcetto per trovare lavoro (più campi di calcetto e abbiamo rislto il problema della disoccupazione giovanile).
I 5S per come si sono difesi per le firme raccolte a Roma (e le date che non coincidono), tirando in ballo la legge.
L'appassionata difesa di Salvini del democratico Putin (è stato votato, no?), nonostante gli arresti, la scarsa stima del giornalismo indipendente e degli oppositori.
Le tesi dei vari Boccia e Madia, con qualche copia incolla di troppo (e le banali scuse dell'onorevole e del ministro).
Minzolini che si dimette sì, ma quando lo decido io (update, dice che lo farà oggi, ma dovrà comunque passare dal voto in Senato).
Quanta benzina al fuoco del "sono tutti uguali".
PS: Gilioli sul suo blog scrive
Ed è proprio questo il punto: il famoso ascensore sociale bloccato. Bloccato proprio dal tipo di relazioni che hai. E se conosci quelli giusti - per origine familiare, per quartiere in cui abiti, per contesto economico - il tuo punto di caduta nella società sarà comunque più elevato. E le tue difficoltà nella vita saranno comunque minori. Molto minori. Proprio per via di quelle relazioni. Il che è tanto più vero in un quadro in cui - per la crisi economica, per la sparizione dei corpi intermedi, per la desertificazione del welfare - le relazioni contano sempre di più, quasi restano solo quelle. A ogni livello: per trovare un posto di lavoro così come per ottenere una Tac. E ci si divide, con vari gradi, tra chi conosce e chi no. Con grande - e non ingiustificato - livore di questi ultimi verso i primi. Che poi sono i famosi dimenticati, i "forgotten" che si vendicano scegliendo ogni contro nelle urne. Non so se Poletti aveva presente tutto questo, nell'invitare i ragazzi a concorrere nella gara di relazioni, anziché a sovvertire la piramide sociale basata sulle relazioni. Non credo che se ne sia reso conto, no. E forse questa stolida incoscienza è perfino peggiore - e più pericolosa- della cattiveria.
L'ascensore che tiene in alto (ben protetti) un ministro come Madia, un senatore (ed ex direttorissimo come Minzolini), un altro ministro imbarazzante come Poletti.
Un finto rivoluzionario come Salvini ...
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