17 marzo 2017

Un romano a Milano (da Il delitto di via Botticelli)

La caratteristica di Milano a cui Venditti non s'è ancora abituato, e mai s'abituerà, è insospettabile. Non è la nebbia, non è il freddo, non è la rapidità con cui la gente cammina per la strada, non sono gli sguardi bassi e il fatto che nessuno saluta nessuno. E nemmeno che manca il mare. No, niente di tutto questo, quello che l'agente scelto non capisce proprio rispetto a Roma sono gli orari in cui si fanno le cose e in cui si mangia. Niente da fare, questione di metabolismo. Qui al nord si alzano tutti troppo presto, pranzano quando lui farebbe colazione e cenano alle sette e mezza otto meno un quarto, orario per lui perfetto per fare un richiamino al pranzo delle tre, un bicchiere di vino e qualche manciata di salatini. 
Milano, fa paura la 90, il delitto di via Botticelli di R. Besola, A. Ferrari e F. Gallone (Frilli editore).


Io l'agente scelto Venditti, compagno di indagini del Mala, al secolo commissario Benito Malaspina, me lo immagino con la faccia strafottente di Tomas Milian (qui nel film Milano odia ..) col viso nascosto da quegli occhiali a goccia.
Il mala e questo romano trapiantato a Milano, poliziotto per redenzione di peccati di gioventù, dovranno indagare sul delitto di via Botticelli.
Chi ha ucciso Guendalina Falci, di professione bidella all'Istituto Tecnico Rizzoli?Anche lui in via Botticelli.

La scheda del libro:
Milano, Carnevale 1976. Un filobus fantasma scorrazza liberamente per la circonvallazione, lasciandosi appresso il cadavere della povera Guendalina Falci, di professione bidella all’istituto Rizzoli, trovata riversa e dissanguata in viale Molise con due strani segni sul collo. Per lo scettico commissario Benito Malaspina, però, non è opera di un vampiro. È un omicidio, non una mascherata. Mentre sua moglie si prende cura del figlio in fasce della Falci, il Mala, aiutato dal suo romanissimo attendente Venditti e dal fedele giornalista Dino Lazzati, detto Fernet, dovrà percorrere ancora una volta le strade e i luoghi più remoti della sua città, lungo una scia di cadaveri uccisi in modi alquanto bizzarri. E Carnevale diventa una danza macabra, tra licantropi e cariche della Celere, misteriose sparizioni e vedove visionarie, feste, mummie, mostri, maschere, morti, miserie e malaffari. E c'è pure qualcuno, alla Notte, che manipola gli articoli di Fernet... Mala & Fernet daranno fondo a tutte le loro doti di investigatori e a tutta la loro umanità, indecisi se facciano più paura i mostri, gli uomini, i cambiamenti sociali, o la stupidità.


Buona lettura!

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