27 marzo 2017

Dalla ricerca ai ricercati (l'inchiesta di Report sui soldi per la ricerca del CNR)

Anziché ai ricercatori, i soldi del CNR (che gestisce un budget per 1,2 mld) sarebbero stati usati per altri fini.

Questi i risultati del servizio che andrà in onda questa sera per la prima puntata di Report: "Ricercatori e ricercati", di Giulio Valesini in collaborazione Ilaria Proietti e Cataldo Ciccolella..
sul Fatto Quotidiano di ieri, un'anticipazione da parte di Virginia della Sala


Sede vuota dell’Iamc è in una ex tonnara.
L’INCHIESTA DI REPORT Milioni di euro dal Cnr ottenuti falsificando firme e contratti, destinatia un istituto siciliano a Capo Granitola: lì potrebbe essere stato nascosto il boss Messina Denaro 
I soldi della ricerca spariti che portano a Cosa Nostra VIRGINIA DELLA SALA 
Milioni di euro sottratti al Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, e spariti nel nulla, tra noleggi di giostre, tappeti orientali e viaggi. E poi, documenti che non si trovano, firme false, incarichi e consulenze per centinaia di migliaia di euro a società che collegano la direzione generale del Cnr all’Istituto Ambiente Marino Costiero, nella siciliana Capo Granitola, dove un collaboratore di giustizia aveva raccontato si trovasse  nel 2013  il latitante capo di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro (un dipendente giura di averlo visto) e dove l’ex direttore dell’istituto avrebbe affittato una foresteria a un ginecologo, ex socio dei fiancheggiatori dello stesso Messina Denaro.CO I N C I D E N Z E ? L’asse Roma –Capo Granitola non è proprio diritto. Anzi, non è un asse: è una matassa di intrecci, sovrapposizioni, vicoli ciechi e negazioni ricostruiti da Report nell’inchiesta “Ricercato ri e ricercati” che andrà in onda domani sera su Rai3 e vedrà l’esordio alla conduzione di Sigfrido Ranucci. Si parte da un’azienda di giostre gonfiabili, la Play Casoria. È qui che, almeno due anni fa, con i soldi del Cnr sarebbero stati noleggiati gonfiabili per 18mila euro. E, sempre per gonfiabili, sarebbero stati spesi altri 24mila euro giustificati come “Materiale per siluri per rilevare onde elettromagnetiche”. Ad autorizzare le spese, Vittorio Gragiulo, al tempo segretario amministrativo dell’Istituto Ambiente Marino Costiero, che dipende dal Cnr. Ma anche proprietario di un parco giochi dato alle fiamme, l’anno scorso.SPESE PAZZE. Affari irregolari per diversi milioni di euro vengono fuori durante un audit interno: lo chiede Laura Giuliano, a capo dell’Istituto siciliano dal 2014 al 2016 e nipote di Boris Giuliano (capo della squadra mobile di Palermo ucciso dalla Mafia). Prima di dimettersi per entrare a far parte della Commissione internazionale per ricerca nel Mediterraneo, la Giuliano ha consegnato alla procura i conti superstiti dell’istituto: “I documenti –racconta sparivano”. Ci sono i 700mila euro per smartphone e tablet, poi spariti,una vasca idromassaggio, di decine di migliaia di euro per vino, frutta, ortaggi e detersivi, per viaggi e alberghi di lusso e anche due tappeti orientali, giustificati come “s t r u m e n ta z i o n escientifica”.P RO G E T T I . I soldi arrivavano dal Cnr. Funzionava così: se l’Istituto firmava un contratto per un progetto di ricerca, poteva farsi anticipare i soldi dalla sede centrale. Ma se il contratto era falso, nessuno se ne accorgeva. Come nel caso del “progetto Report” da 450mila euro, che era destinato a studi sulla pesca e che risultava finanziato dalla regione Campania: il Cnr aveva anticipato quasi mezzo milione di euro, ma i tre ricercatori che risultavano esserne responsabili non ne sapevano nulla. O come i 170mila euro in bilancio, trasferiti a Capo Granitola su richiesta dell’ex direttore Salvatore Mazzola per potenziare la rete oceanografica, ma poi contabilizzati come spese per un convegno di tre anni prima a Napoli. “Non ho mai visto questi contratti  è la difesa di Mazzola  e mi hanno detto che le mie firme erano false”. Il bello è che il Cnr ha anche pagato un consulente, Paolo D’Anselmi, per analizzare la spesa. Peccato che risulti collegato a 12 società beneficiarie di commesse per 2,5 milioni di euro (quasi tutte con assegnazioni dirette) nonché coautore di pubblicazioni con l’attuale dg del Cnr, Massimiliano Di Bitetto, che per queste società ha firmato 27 contratti.LA FORESTERIA. E Sempre Salvatore Mazzola nel 2010 ha affittato per 4 anni una foresteria proprio a Capo Granitola, di cui non esiste contratto registrato e che, racconta Report, fu affittata a Riccardo Germilli, ginecologo ed ex socio della Habitat Eco Sistemi con i Risalvato: “Giovanni Risalvato spiega Report  è stato condannato a 14 anni per essere uno dei fiancheggiatori del capo di Cosa Nostra, vicino al punto da condividere con Messina Denaro anche il covo”.

Sul sito del Corriere, l'anteprima del servizio:



Nessun commento: