Non sono in grado di dire cosa si provi, quando ti trovi di fronte un ladro, in casa. Uno sconosciuto che non sai che reazione potrebbe avere. Un ladro che potrebbe prendere e scappare via, oppure prendersela con te, farti violenza a te e alla famiglia.
La legge italiana già oggi tutela chi, in determinate circostanze (che devono essere stabilite da un giudice) si difende anche con le armi. Si chiama legittima difesa.
Quello che, grazie al cielo, la legge non consente, è l'autocertificazione della legittima difesa, quello che la lega di Salvini e il centrodestra (quello che rimane) stanno chiedendo.
Se entri in casa di qualcuno, sai che puoi essere ammazzato.
Questa è giustizia fai da té, ed è un principio portato avanti da partiti politici che hanno una visione delle istituzioni del tipo "stato fai da tè". Fa specie che a portare avanti queste idee che, in fondo, sono contro il senso comune delle istituzioni, siano persone dentro le istituzioni.
Tutto fa brodo, però. Specie quando si deve cavalcare l'onda, le paure delle persone che hanno subito furti in casa, violenza, e giustamente chiedono sicurezza.
Ma, giova ricordare due cose: il centrodestra, questo stesso centrodestra, ha tagliato fondi proprio in questo settore per cui meno pattuglie, meno volanti, meno vigili.
Secondo, quando uno di questi pistoleri, preso dalla paura, si metterà a sparare dal balcone colpendo un passante, come si giustificheranno lorsignori della sicurezza? Effetti collaterali?
Il mese scorso la compagnia dei Carabinieri di Cantù (Como) ha sgominato una banda di ladri che colpiva tra il canturino e il varesotto: non si limitavano a rubare oggetti dentro le ville, spesso ricorrendo alla violenza e alle botte. Erano tutti italiani: siamo sicuri che, se ad essere colpito a Lodi lo scorso fine settimana ci fosse un italiano avremmo avuto le stesse reazioni?
Ma questi sono solo pensieri.
Il ristoratore ha reagito bene. Passate poche ore era pronto alle interviste e a farsi un selfie assieme al segretario della Lega.
Quel Salvini che era appena sceso a Napoli a fare il suo comizio contro centri sociali e clandestini: in nome dei principi delle nostre istituzioni ha giustamente preteso il suo spazio, anche a Napoli. Con tanto di polizia a difendere l'ordine pubblico.
Niente vigilantes, come quelli messi da Maroni sui treni regionali dove si rischia di essere aggrediti (e forse non sempre è vero).
Lo stato fai da te, la sicurezza fai da te, la scuola privata fai da te, la sanità (privata e accreditata) fai da te.
E' questo il futuro?
Non oso immaginare cosa succederà se al processo contro i consiglieri regionali lombardi (anche leghisti) dovessero essere confermare le accuse nei loro confronti. O forse i furbetti dei rimborsi non sono pericolosi come gli altri..
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