Ci voleva Carl Bernstein da New York (che nel film è stato interpretato da Dustin Hoffmann ..) per dirci che in una democrazia, l'informazione libera è un dogma.
Che i tentativi del presidente del consiglio e del suo entourage di limitare l'informazione, le trasmissioni di inchiesta riportano l'Italia indietro nel tempo, ad una situazione "di stampo staliniano".
Certo non bisogna generalizzare: c'è la privacy (col garante di nomina politica che viene tirato in ballo solo per i potenti, mai per le persone normali). Che il limite oltre il quale non ci si deve spingere dipende dal singolo caso. Come sosteneva una volta il direttore del TG1 Minzolini (il 29/10/1994).
Ma un dato di fatto è che in Italia, a differenza dell'America, il giornalista non deve stare attento solo a scrivere il vero. Il giornalista viene condannato anche se usa toni eccessivi. Se scrive di documenti o intercettazioni legali ma non pubblicabili.
In Italia non si rischia nulla a portare a giudizio un giornalista, raccontava Marco Travaglio nel suo intervento: non esiste il "chip", nè la cauzione per chi chiede la condanna. Denunciare i giorbnalisti conviene, non conviene fare i giornalisti. Meglio rubare portare i soldi all'estero. Tanto poi, di sicuro arriva un bel condono.
Allora: la D'Addario alla fine è andata in onda. Ha dato la sua versione della storia: cose già sapute da chi si era potuto e voluto informare. Il centrodestra è indignato per la presenza di una escort in TV?
Meglio le escort a Palazzo Grazioli?
Meglio le escort candidate nelle liste?
Meglio le escort usate come merce di scambio per ricevere favori dai politici?Come in Puglia e nel resto d'Italia?
Sinceramente la versione della D'Addario mi convince poco, come anche quella della "collega" Barbara Montereale (entrambe candidate nella lista del ministro Raffaele Fitto).Perchè le intercettazioni?Che favori si aspettava?
Li aveva chiesti lei al premier, oppure è il presidente che ha voluto essere generoso, promettendo favori (per il residence?) che poi non ha mantenuto?
Domande al momento senza risposta.
Molto più pesante lo show della BBC, che prendeva di mira i vizi di Berlusconi. E parliamo del servizio pubblico inglese.
La trasmissione avrebbe potuto prendere un'altra piega: ci ha provato Belpietro prima, assieme al vicedirettore del Giornale Porro, e il sindaco Emiliano poi.
L'aspetto giudiziario dell'inchiesta sulla sanità barese: questi imprenditori che agganciano i politici con favori, regalini, donne.
Certo, ognuno ha cercato di nascondere gli aspetti della vicenda più imbarazzanti.
Come il sindaco di Bari Emiliano che glissava sull'ex assessore Tedesco, dimessosi dalla regione e rifugiato in Senato. Un caso? Ma vogliamo prenderci in giro?
E lo stesso vale per Belpietro: non crede forse che invitare delle escort nei palazzi istituzionali mini la credibilità stessa dello stato, dei suoi esponenti? Possa mettere in pericolo la sicurezza, l'immagine dell'Italia? Possibile che il premier (e nessuno del suo entourage) conoscesse chi fosse Tarantini? Nessuno lo ha avvisato?
Senza risposta.
Un dato certi: il business della sanità fa gola a molti. Sia politici, sia imprenditori del ramo. In Puglia la spesa è aumentata del 243% dal 2001. Con un budget di 204 milioni di euro.
I casi di malasanità li leggiamo spesso nelle cronache dei giornali: in Puglia, con l'inchiesta delle protesi delle aziende della famiglia Tedesco e della famiglia di Tarantini.
Ma anche nel Lazio dell'ex governatore Storace (vi ricodate di lady Asl?).
Nella Sicilia di Cuffaro, Aiello e tutti gli amici di Provenzano.
E anche nella Lombardia dei vari scandali del Santa Rita; del Galeazzi.
Con le lobby di Cl dentro le asl.
E poi c'è anche la questione del corpo delle femmine. Delle tante ragazze cresciute col mito della televisione. "Vuoi fare spettacolo? " "Sai ballare .. sia cantare ..?".
come diceva Noemi: "voglio fare carriera nella politica o nello spettacolo ..".
Si sarebbe dovuto parlare del rapporto dell'uomo italiano col corpo delle donne. Del modello veline e del modello "Meno male che Silvio c'è" di parte delle donne italiane.
Se ne parlerà in un altra trasmissione?
Speriamo: probabilmente dei malafferi nella sanità se ne occuperà Repor nella prima puntata (a meno che non la bloccheranno).
Contentiamoci di aver sentito la signora Patrizia D'Addario in onda.
«Quella sera a Palazzo Grazioli tutti sapevano che ero una escort, e non ero l'unica».
Considerato che ha dovuto rispondere alle domande di Belpietro e Porro, non credo che si possa parlare di una puntata contro o a favore.
Le vignette di Vauro.
Technorati: Annozero
Che i tentativi del presidente del consiglio e del suo entourage di limitare l'informazione, le trasmissioni di inchiesta riportano l'Italia indietro nel tempo, ad una situazione "di stampo staliniano".
Certo non bisogna generalizzare: c'è la privacy (col garante di nomina politica che viene tirato in ballo solo per i potenti, mai per le persone normali). Che il limite oltre il quale non ci si deve spingere dipende dal singolo caso. Come sosteneva una volta il direttore del TG1 Minzolini (il 29/10/1994).
Ma un dato di fatto è che in Italia, a differenza dell'America, il giornalista non deve stare attento solo a scrivere il vero. Il giornalista viene condannato anche se usa toni eccessivi. Se scrive di documenti o intercettazioni legali ma non pubblicabili.
In Italia non si rischia nulla a portare a giudizio un giornalista, raccontava Marco Travaglio nel suo intervento: non esiste il "chip", nè la cauzione per chi chiede la condanna. Denunciare i giorbnalisti conviene, non conviene fare i giornalisti. Meglio rubare portare i soldi all'estero. Tanto poi, di sicuro arriva un bel condono.
Allora: la D'Addario alla fine è andata in onda. Ha dato la sua versione della storia: cose già sapute da chi si era potuto e voluto informare. Il centrodestra è indignato per la presenza di una escort in TV?
Meglio le escort a Palazzo Grazioli?
Meglio le escort candidate nelle liste?
Meglio le escort usate come merce di scambio per ricevere favori dai politici?Come in Puglia e nel resto d'Italia?
Sinceramente la versione della D'Addario mi convince poco, come anche quella della "collega" Barbara Montereale (entrambe candidate nella lista del ministro Raffaele Fitto).Perchè le intercettazioni?Che favori si aspettava?
Li aveva chiesti lei al premier, oppure è il presidente che ha voluto essere generoso, promettendo favori (per il residence?) che poi non ha mantenuto?
Domande al momento senza risposta.
Molto più pesante lo show della BBC, che prendeva di mira i vizi di Berlusconi. E parliamo del servizio pubblico inglese.
La trasmissione avrebbe potuto prendere un'altra piega: ci ha provato Belpietro prima, assieme al vicedirettore del Giornale Porro, e il sindaco Emiliano poi.
L'aspetto giudiziario dell'inchiesta sulla sanità barese: questi imprenditori che agganciano i politici con favori, regalini, donne.
Certo, ognuno ha cercato di nascondere gli aspetti della vicenda più imbarazzanti.
Come il sindaco di Bari Emiliano che glissava sull'ex assessore Tedesco, dimessosi dalla regione e rifugiato in Senato. Un caso? Ma vogliamo prenderci in giro?
E lo stesso vale per Belpietro: non crede forse che invitare delle escort nei palazzi istituzionali mini la credibilità stessa dello stato, dei suoi esponenti? Possa mettere in pericolo la sicurezza, l'immagine dell'Italia? Possibile che il premier (e nessuno del suo entourage) conoscesse chi fosse Tarantini? Nessuno lo ha avvisato?
Senza risposta.
Un dato certi: il business della sanità fa gola a molti. Sia politici, sia imprenditori del ramo. In Puglia la spesa è aumentata del 243% dal 2001. Con un budget di 204 milioni di euro.
I casi di malasanità li leggiamo spesso nelle cronache dei giornali: in Puglia, con l'inchiesta delle protesi delle aziende della famiglia Tedesco e della famiglia di Tarantini.
Ma anche nel Lazio dell'ex governatore Storace (vi ricodate di lady Asl?).
Nella Sicilia di Cuffaro, Aiello e tutti gli amici di Provenzano.
E anche nella Lombardia dei vari scandali del Santa Rita; del Galeazzi.
Con le lobby di Cl dentro le asl.
E poi c'è anche la questione del corpo delle femmine. Delle tante ragazze cresciute col mito della televisione. "Vuoi fare spettacolo? " "Sai ballare .. sia cantare ..?".
come diceva Noemi: "voglio fare carriera nella politica o nello spettacolo ..".
Si sarebbe dovuto parlare del rapporto dell'uomo italiano col corpo delle donne. Del modello veline e del modello "Meno male che Silvio c'è" di parte delle donne italiane.
Se ne parlerà in un altra trasmissione?
Speriamo: probabilmente dei malafferi nella sanità se ne occuperà Repor nella prima puntata (a meno che non la bloccheranno).
Contentiamoci di aver sentito la signora Patrizia D'Addario in onda.
«Quella sera a Palazzo Grazioli tutti sapevano che ero una escort, e non ero l'unica».
Considerato che ha dovuto rispondere alle domande di Belpietro e Porro, non credo che si possa parlare di una puntata contro o a favore.
Le vignette di Vauro.
Technorati: Annozero
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