21 settembre 2016

Cosa servono le istituzioni

L'Unione europea e le sue gite in battello (o al mare a Ventotene) che non riesce a trovare una posizione comune sull'accoglienza dei profughi né si schioda dall'ottusità dell'austerity.

La Banca centrale europea che di fronte alla crisi (finanziaria, delle banche, dei consumi) ha come unica arma l'acquisto dei titoli di Stato (e prima ancora i soldi dati alle banche a tassi irrisori usati per comprarne).
E che ora viene franata dal presidente della Bundesbank: "La Bce non ha nessun motivo per rilanciare sulla politica monetaria". Alle politiche ci pensiamo noi, i governi nazionali (e l'anno prossimo si vota in Germania, ci sono i partiti nazionalisti da frenare..).

Le Nazioni Unite, dove ieri ha parlato Obama per l'ultima volta come presidente, che non riesce ad imporsi sulle crisi umanitarie.
A proposito, ieri Obama ha lanciato due appelli nel suo discorso: il primo sui rifugiati "Dobbiamo fare di più per aiutare i rifugiati".
Il secondo sulla globalizzazione: “Dobbiamo correggere la globalizzazione, ma no ai nazionalismi e ai populismi. Un Paese circondato dai muri – ha aggiunto – imprigionerebbe sé stesso”.
Cosa è stato fatto per questa correzione, sui rifugiati, per "ridurre gap tra i salari, tra ricchi e poveri"?
L'accordo con la Russia per il cessate il fuoco sulla Siria non ha funzionato. Problemi del suo successore, che sia Clinton o Trump.

Deutsche Bank, il "principale rischio per la stabilità finanziaria mondiale" secondo il FMI, sta pianificando una complessa operazione di finanza strutturata "finalizzata al lancio di una CLO (Synthetic Collateralized Loan Obligation). Secondo quanto riportato da più agenzie di stampa internazionali la maggior banca tedesca avrebbe avviato la strutturazione dell’operazione per far fronte ai maggiori requisiti patrimoniali richiesti dal mercato".
Cos'è questo CLO? Lo spiega Marco Palombi sul Fatto Quotidiano di oggi:
"Un prodotto finanziario in cui vengono impacchettate altre obbligazioni che a loro volta contengono migliaia di debiti individuali. L’idea è che accorpando i titoli dentro un unico prodotto si abbassi il rischio di perder-ci (dovrebbero “fallire ”troppi debiti singoli): poi, promettendo rendimenti alti, quel rischio se lo accolla il mercato". 
Insomma la stessa merda che ha fatto esplodere la crisi finanziaria nel lontano 2008.

Il futuro presidente degli Stati Uniti potrebbe essere proprio Trump, l'uomo dei muri e amico di Putin, altro nazionalista convinto.
E non possiamo fare nulla contro la crisi finanziaria, la globalizzazione, l'emergenza profughi perché come ha raccontato ieri Renzi, siamo in una situazione di stallo.
E così, sempre alle Nazioni Unite, ha criticato l'inerzia delle istituzioni 

"Se l’Europa continua così noi dovremo organizzarci in modo autonomo sull’immigrazione – ha detto il premier – questo è l’unico elemento di novità di Bratislava dove si sono fatte tante parole ma non siamo stati in grado di dire parole chiare sul tema africano. [..] Juncker (presidente della Commissione Ue, ndr) dice tante cose belle, ma non vediamo i fatti. E’ un problema dell’Europa. L’Italia farà da sola, è in grado. Ma questo è un problema per l’Ue".

Le Nazioni Unite, la BCE, l'Unione Europea.
Che senso hanno queste istituzioni se non riescono ad imporre correzione alla rotta del Titanic su mercati, finanza, le banche "too big to fail", i conflitti, i ricatti dei dittatori (da Erdogan, ad Assad, a Putin, Al sisi..)?
Fino ad arrivare al nostro Parlamento dove ancora discutiamo di legge elettorale, di cyber bullismo, e dove le cronache giudiziarie ci raccontano di processi finiti in fumo per la prescrizione.
L'odore di massoneria (e le mani della massoneria) sulle banche.
E i dati sul lavoro, coi morti (sempre troppi, spesso senza giustizia) e i numeri dell'occupazione che inchiodano quanti pensavano di risolvere i problemi con ricette del novecento.

Perché siamo sempre proiettati verso il passato.
La domanda è: a cosa servono queste istituzioni? O chi servono (se non servono noi cittadini)?

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