26 settembre 2016

Prima i nostri .. ma i nostri chi?

Al grido di “prima i nostri” il partito di destra UDC e la lega dei ticinesi hanno vinto il referendum su una proposta di legge in cui, il Canton Ticino chiede al Consiglio di Stato elvetico di dare la precedenza agli svizzeri nell'assegnazione dei posti di lavoro.

Sono circa 65mila i frontalieri italiani che vanno a lavorare in Svizzera dalla Lombardia di Salvini e Maroni.
È contro di loro che è indirizzata l'iniziativa, che sarà solo politica e senza effetti pratici: molti di questi sono impiegati nell'edilizia e nell'industria che, senza il loro contributo, si fermerebbe.
Rubano il lavoro agli Svizzeri? Gli inoccupati sono circa 11 mila in Canton Ticino (i numeri li dà Alessandro Tarpini nell'intervista a Repubblica): difficile che questi accetterebbero il salario più basso che viene dato agli italiani, accusati di fare dumping salariale.
Ma di chi è la colpa? Forse anche dei ticinesi stessi che, sul referendum contro il dumping, hanno votato no.
E poi ci sono gli accordi bilaterali tra UE e la federazione elvetica che non si cancellano tanto facilmente .

C'è sempre qualcuno più a sud di te, questo l'insegnamento da questa storia.

Che si svolge proprio lungo quella frontiera che i profughi non possono attraversare, perché indesiderati e quella dei frontalieri che con le loro macchine ingolfano le strade di confine.

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