La polemica su Roma.
Il crocifisso nelle scuole (dopo la polemica sul burkini).
Il piano Italia per la prevenzione delle scuole.
Di certo non ci si annoia mai, a leggere le cronache politiche.
Peccato si rivelino spesso una perdita di tempo: a Roma il sindaco deve chiedere scusa (per aver mentito) e l'assessore deve valutare se dimettersi. Il garantismo ripara l'indagato dal punto di vista giudiziario. Ma dal punto di vista politico siamo sempre in attesa di un regolamento comune dei partiti (discorsi già fatti per i casi Pizzarotti, Nogarin, per i sindaci di Quarto e Lodi ..).
Burka e burkini no perché simboli religiosi (e non perché discriminano le donne) e il crocifisso si?
Il piano Italia ha bisogno di anni e di soldi.
Ora, però, come stiamo lavorando in emergenza ad Amatrice e negli altri centri? Chi controlla? Gli stessi che dovevano controllare i lavori prima?
Tolte di mezzo queste notizie mi piacerebbe un commento sulla puntata di ieri di Presa diretta, sul futuro che ci aspetta dopo la rivoluzione industriale dei robot (e sulla necessità di tassare i big di internet).
Sulle buste arancioni che iniziano ad arrivare ai giovani.
Sulle dichiarazioni di Simone Perotti, ex commissario alla spending review, sui conti pubblici.
C'è nessuno?
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