05 settembre 2016

Il mondo dei robot, l'inquinamento del PFAS e le case chiuse

Quale futuro ci attende con l'introduzione dei robot nel mondo del lavoro.
I danni alle falde nel nord Italia per colpa di un'inquinante di massa.
Il mondo delle case chiuse in Germania.

Questi i tre servizi della puntata odierna di Presa diretta: dal mondo del lavoro all'ambiente per finire poi con un'argomento di cui di solito si finisce per non parlare o per parlarne male, perché verte sulla nostra sfera sessuale.

Il pianeta dei robot.
I robot entrano nelle linee di produzione dentro le aziende, si occupano di portare i pacchi a destinazione, entrano negli ospedali per portare le medicine ai pazienti, scrivono articoli di giornale (mettendo assieme dei lanci di agenzia), traducono pezzi, guidano auto.
Nel servizio che andrà in onda stasera si mostra addirittura un robot che fa la pizza.



Una volta ai robot venivano "insegnati" quei compiti ripetiti e routinari, ma oggi gli algoritmi di apprendimento, la meccanica, la qualità dei movimenti che sono in gradi compiere, i ragionamenti che sono in grado di fare sono impressionanti.
In un mondo di robot che ruolo avrà il lavoro umano?
Se i robot fanno tutto (o quasi) quello che facciamo noi, che impatto avremo in un futuro non troppo lontano in termini di occupazione?
Di certo, non possiamo né rimanere qui a non far nulla ma dobbiamo cercare di guidare questa evoluzione. Qualcuno dei lavori sarà assorbito nello sviluppo di questi robot, come software e come hardware.
Ma qualcuno rimarrà fuori, senza lavoro e tagliato perché senza la sufficiente formazione. E per questi deve essere previsto un paracadute sociale, per evitare scenari ulteriormente catastrofici.
Nell'ottobre passato un'inchiesta di Report si era occupata di questa "rivoluzione industriale 4.0", illustrando tutte le opportunità che si aprivano e dei rischi nel dover perdere questo treno per l'Italia. 

La scheda del servizio:
Nella seconda puntata PresaDiretta entra nel mondo del lavoro con un’inchiesta piena di sorprese:  IL PIANETA DEI ROBOT.  La concorrenza delle macchine, che lavorano di più e meglio di noi, è sempre più spietata. E i nostri posti di lavoro, sono a rischio? E poi, cosa accade quando l’inquinamento dell’acqua potabile mette in pericolo l’ambiente e la salute umana? Infine un viaggio nell’Europa del sesso a pagamento.
IL PIANETA DEI ROBOT.  Robot e computer prenderanno il nostro posto praticamente in tutti i settori professionali. Non è solo il futuro, accade già. I robot possono essere medici, operai, segretarie, cuochi, giornalisti, traduttori. A PresaDiretta un viaggio tra Italia, Europa e  Stati Uniti alla ricerca delle applicazioni più sorprendenti nel mondo dei robot.5 milioni di posti di lavoro persi, questo sarà l’effetto della diffusione dei robot e dell’intelligenza artificiale secondo un rapporto diffuso dal World Economic Forum quest’anno. Anche un recentissimo studio della  Bank of  England sul futuro dell’occupazione ci dice che digitalizzazione, automazione ed informatizzazione dei processi metteranno a rischio complessivamente, un terzo dei posti di lavoro. Cambiano i modelli produttivi, ieri la tecnologia sostituiva le tute blu, oggi i colletti bianchi. E domani? A PresaDiretta un’attenta riflessione sulle contromisure necessarie per non fermare il progresso e trovare  soluzioni praticabili per il futuro di tutti. Come l’idea di garantire a ogni cittadino un reddito annuale in modo incondizionato: una strada allo studio di economisti ed esperti di tutto il mondo. Ma dove trovare i soldi?

PFAS Inquinamento di massa.
Chi inquina paga, dovrebbe essere questo il principio alla base delle leggi sui temi ambientali: e si dovrebbe anche pagare caro, perché riparare ai danni ambientali è costoso e soprattutto c'è di mezzo la nostra salute. Che non ha prezzo.
Dopo l'inchiesta sull'inquinamento della Caffaro a Brescia (l'azienda che produceva PCB, inquinando la falda) Presa diretta torna ad occuparsi di temi ambientali, argomento poco presente nel mondo dell'informazione. 
Si parlerà dell'avvelenamento delle falde in alcune province del Veneto per colpa del PFAS: sul sito altovicentinonline  un'anticipazione

Passi avanti nell’emergenza Pfas che ha colpito il Veneto. Annunciato lo stanziamento da parte del Governo di 80 milioni di euro per la bonifica ambientale,  in concomitanza con un servizio dedicato ai Pfas della trasmissione “Presa Diretta” su Rai3 che andrà in onda lunedì 5 settembre in prima serata.
I Pfas trovano, finalmente, spazio nell’informazione pubblica nazionale. Una troupe di Rai3 è giunta in Veneto per ripercorrere tutta la storia dei Pfas, le sostanze perfluoroalchiliche che hanno inquinato le falde acquifere delle province di Vicenza, Padova e Verona che sta mettendo a rischio la salute di 300 mila abitanti. Il servizio verrà presentato dal giornalista Riccardo Iacona in una puntata della nuova stagione di ‘Presa Diretta’  dove si cercherà il responsabile del disastro ambientale e chi pagherà la bonifica.
Un caso veneto ma che, tramite la filiera alimentare che porta nelle case di molti italiani i prodotti veneti, rischia di diventare nazionale. Un tema scottante che trova a fatica piccole risposte alle grandi domande del caso, denunciato tre anni fa dai medici dell’ambiente dell’Isde, che ha visto fin da subito un’inerzia ad agire da parte della giunta Zaia come l’opposizione gli ha fin da subito contestato. Un avvelenamento che per letteratura non si può definire, mancando una normativa nazionale di riferimento, che si giostra su limiti di perfomance (obiettivo e non di soglia massima) dell’istituto superiore della sanità. Tra gli interrogativi e le polemiche sorti su chi debba pagare la bonifica, tra risultati dei biomonitoraggi condotti che non sono accessibili, nemmeno suddivisi solamente per comune e fasce d’età per via di una presunta segretezza, al fine di creare una mappatura dei rischi sanitari in cui incorrono i veneti.
zaia (2)Nel frattempo continua il lavoro dell’opposizione in Regione che incalza Zaia a farsi maggior carico delle responsabilità ma, soprattutto, a tutelare la salute dei propri cittadini. “Anziché polemizzare sempre con il Governo senza assumersi le proprie responsabilità, Zaia si muova immediatamente – dichiara Alessandra Moretti capogruppo in consiglio regionale del PD – questo problema poteva essere risolto prima se non avessimo dovuto aspettare lo studio sull’inquinamento delle acque da parte del Cnr, richiesto proprio dal ministero dell’Ambiente, non certo dalla Regione”. Dichiarazioni fatte dalla Moretti in concomitanza con lo stanziamento del Governo di 80 milioni di euro, a fronte dei 100 milioni annui richiesti dalla Regione, per la bonifica dei terreni contaminati dai Pfas. “ Adesso i soldi ci sono, Zaia non perda tempo come accaduto due anni fa per l’esondazione del torrente Lierza – continua la Moretti – nessun indennizzo perché la richiesta è arrivata al di fuori dei termini, dopo ben sei mesi dalla tragedia”. 
La scheda del servizio:
PFAS INQUINAMENTO DI MASSA.  La storia di un inquinamento di massa che ha coinvolto un pezzo del nord Italia.  L’inquinante si chiama PFAS, è entrato nella falda e poi nell’acqua potabile e ha messo a rischio l’ambiente e la salute di chi vive nelle province di Verona, Padova e Vicenza.Di chi è la responsabilità? E adesso chi pagherà la bonifica?
Case chiuse.


Un servizio dedicato alle case chiuse in Germania: un'industria da 14 milioni di fatturato, 1 milione di clienti al giorno, 400 mila prostitute (che spesso vengono dai paesi dell'est).
Niente prostitute per strada che invece vivono nelle stesse case dove poi hanno le loro prestazioni sessuali. Su cui pagano le tasse.
Tutto bello allora, oppure dietro le case chiuse si nascondono storie di sfruttamento e di potere degli uomini sulle donne? 
Le “sex workers” europee sono davvero più libere delle lucciole sui marciapiedi italiani?
"Il cliente compara il potere di abusare su una donna, per qualche ora" racconta una ex prostituta che oggi si batte per far chiudere le case chiuse. Il più grande bordello d'Europa.

La scheda del servizio:
CASE CHIUSE. Un’inchiesta che entra nel cuore di un business che muove nel mondo quasi 190 miliardi di dollari l’anno: la prostituzione.  PresaDiretta è andata in Germania a vedere se il modello di legalizzazione della prostituzione, a dieci anni dalla nascita, funziona oppure no. Un viaggio nel mondo dei locali hard  e dei bordelli legali tedeschi dove se paghi, puoi fare di tutto. Anche il tour “all you can fuck”.  Quelle che vengono definite “sex workers” in Germania sono davvero più libere e hanno più diritti delle lucciole sui marciapiedi italiani?  E quali sono le condizioni di lavoro nei bordelli legalizzati? E poi la Svezia,  che ha scelto la repressione e dove la legge punisce i clienti. Cosa è cambiato nella società, nella cultura e, soprattutto nella mente degli uomini? “IL PIANETA DEI ROBOT” “PFAS INQUINAMENTO DI MASSA” e “CASE CHIUSE” sono  un racconto di Riccardo Iacona con Lisa Iotti, Giuseppe Laganà, Elena Stramentinoli, Massimiliano Torchia, Andrea Vignali, con la collaborazione di Elena Marzano, Raffaella Notariale.

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