Franco Vanni,Paolo Moretti,Paolo Colonnello e Manuela Lozza |
Tre giornalisti che raccontano di
omicidi, intrighi e misteri da risolvere: ha moderato l'incontro una
scrittrice prestata al giornalismo, Manuela Lozza, in una specie di
scambio dei ruoli.
Paolo Colonnello e Antonio Aloni,
Operazione Mercurio, Sem
Il commissario Maki Markaris ha due grandi passioni: il mare e la caccia al polpo, che conserva nel congelatore dei reperti organici del commissariato di Chania, sull'isola di Creta. Markaris però ama anche il raki, l'acquavite ottomana al profumo di anice, e le dee. Proprio come Afroditi, la giovane archeologa rimasta orfana di un padre che custodiva il segreto più straordinario di quell'isola.
Paolo Moretti, La bambina che
disegnava i draghi, GoWare
Non furono le onde o il movimento del peschereccio a rischiare di far cadere un marinaio esperto come lui. Bensì ciò che vide tra quelli che sembravano stracci gettati nell’oceano: gli occhi sbarrati di una bambina. Un corpo trovato nelle acque della Manica. Un tubetto di vernice e un pennello come unici indizi per identificare la vittima. Un cronista curioso e fuori dagli schemi che, con l’amica fotografa, si appassiona al caso.
Franco Vanni, Il
caso Kellan, Baldini+Castoldi
Milano, oggi. Steno Molteni, giornalista di ventisei anni, scrive per il settimanale di cronaca nera «La Notte». Vive nella stanza 301 dell'Albergo Villa Garibaldi, dove la sera lavora come barman. Guida una Maserati Ghibli del '70. L'amico Scimmia, poliziotto alla Squadra Mobile, gli fa sapere che Kellan Armstrong, figlio diciannovenne del console americano, è stato ucciso in circostanze misteriose.
Paolo Colonnello e Antonio Aloni,
Operazione Mercurio, Sem
Si è
partiti da Paolo Colonnello e dal suo romanzo ambientato a
Creta in due epoche storiche, con un richiamo al periodo della Grecia
antica. “Ma la trama è semplicissima però” – ha assicurato
l'autore: “è una caccia al tesoro e si ispira al personaggio di
Indiana Jones”.
Il romanzo è stato scritto assieme al
dottor Aloni, che aveva casa a Creta e che è venuto purtroppo a
mancare: Creta è una delle culle della nostra civiltà, terra di
conquista da arabi, egiziani e da ultimi dai nazisti.
I cretesi sono come i corsi e i sardi:
li puoi conquistare per un certo tempo, puoi conquistare la terra ma
non la loro anima.
Sanno essere persone aperte ma sanno
mantenere la loro identità, che si rafforza col mescolarsi dei
popoli.
E' un romanzo con tanti personaggi,
ispirati dalle mie letture, con la volontà di farli aderire alla
mitologia greca: la bella archeologa che si chiama Afrodite ed esce
dal mare per irretire il commissario e il suo vice.
C'è anche una dea meno buona, e poi il
commissario, ispirato ad Aloni.
Paolo Moretti, La bambina che
disegnava i draghi, GoWare
Il romanzo parte con la scoperta del
corpo di una bambina, trovato da un pescatore: la scelta del luogo in
cui ambientare la storia è legata al fatto che ho visitato quei
posti, la costa francese e quella inglese della Cornovaglia, durante
una vacanza.
Più che scoprire chi ha ucciso la
bambina, il cui corpo non viene reclamato da nessuno, mi interessava
raccontare chi fosse stata, la bambina.
C'è una giornalista fa una sua
inchiesta, parallela a quella della polizia, per rispondere a queste
domande e che si trova a lavorare in un luogo che non conosce, dovrà
fare lo sforzo per conquistare la fiducia delle persone che incontra.
Paolo ha raccontato dei suoi esordi
come giornalista, quando ha cominciato a lavorare nella radio, per
Radio Popolare: il passaggio alla scrittura deriva dalla necessità
di voler raccontare la realtà, come quella di oggi con la sequela di
episodi di razzismo.
Franco Vanni, Il
caso Kellan, Baldini+Castoldi
Come nel precedente romanzo di Paolo
Moretti, anche qui un giornalista che lavora per un settimanale che
si occupa di crimini violenti: un cane sciolto, perché lavoro per un
settimanale e non per un quotidiano. Muore il figlio
dell'ambasciatore americano a Milano, una Milano giovane e immatura e
coperta dalla neve.
Il protagonista, Steno Molteni, si deve
muovere nel mondo dei "fighetta" milanesi, ragazzini
viziati che sono descritti in modo molto urticante: è nato a
Bellaggio e poi si è spostato a Milano, in un hotel dove ha una
camera sua per le amicizie del padre portiere, e guida una Maserati
Ghibli.
Il racconto parte dalla morte del
figlio dell'ambasciatore in un posto che è luogo di incontro per
omosessuali, il bosco vicino a Cadorna.
L'idea per il libro è nata da una
telefonata vera ricevuta dall'autore di un ragazzo che raccontava di
un'aggressione ricevuta da una banda che dava la caccia agli
omosessuali.
"Queste cose non succedono nella
mia città" ho pensato: mi aveva stupito che queste storie non
venissero nemmeno denunciate, per la vergogna delle vittime.
Gli amici del morto sono i fighetta del
centro: li ho raccontati in modo caricaturale, enfatizzandone gli
aspetti negativi. In cui ho messo anche del mio, quando ero studente.
Anche Franco ha raccontato del suo
lavoro come giornalista: scrivere per un giornale è diverso dallo
scrivere un libro – ha spiegato - gli omicidi nella realtà non
sono affascinanti, i grandi gialli nel mondo reale nascono da
investigazioni nate male.
Nel romanzo si parla della preparazione
del delitto, del progetto.