La solita (sempiterna) domanda che si sente ripetere ultimamemte ad ogni scandalo: è in atto una nuova Tangentopoli?
Anche ieri sera, da Annozero, tutti i giornalisti presenti han dato la loro versione sulla domanda.
Per Belpietro si tratta, sintetizzando al massimo, di poche mele marce, ci son processi in corso, mica possiamo sempre e solo parlare delle cose che non funzionano in Italia.
Mancano i controlli sulle spese e spesso si fanno opere faraoniche e inutili, è vero. Ma la protezione civile ha fatto miracoli a l'Aquila, dando la casa a chi non l'aveva .. Il fine giustifica i mezzi, e guai a parlare di cricca o tangentopoli.
E il povero Scajola, che si è pure dimesso, potrebbe anche essere stato vittima di un raggiro, un trappolone. Solo un cretino pagherebbe in nero (riferendosi agli assegni di Anemone).
Un ingenuo dunque, come racocntava la candida Lory Del Santo: "chissà perchè l'hanno venduto a questo prezzo"?
Fabrizio Gatti, che segue la crescita del gruppo Anemone, e del funzionario dei lavori pubblici Balducci, dal giubileo, ha raccontato dei legami tentacolari della "cricca", degli appalti di cui si è occupata.
Soldi pubblici, spedi dallo stato, come in Sardegna alla Maddalena per l'arsenale.
Spesa per cui la regione Sardegna riuscirà a pareggiare i costi in 331 anni.
Fiorenza Sarzanini, nell'intervista con Dina Lauricella, raccontava dei conti trovati in questa inchiesta (300 circa) che risalgono ad Anemone. Conti per comprare case, per far fare affari immobiliari a politici, a generali (come il generale Pittorru). Eccola qua, la nuova forma delle tangenti, pardon, dei regali fatti da sconosciuti. Una volta c'era la mazzetta e la borsa? Oggi si regalano case, sedute al Salaria Sport Village, viaggi in aereo (col deltaplano). Si assumoni figli e parenti.
"Questi pensavano che il sistema fosse perfetto": il sistema era perfetto, secondo Enrico Mentana, perchè dietro c'erano generali dei servizi, politici, ministri. Balducci sembrerebbe molto legato col Vaticano (ex gentiluomo di sua santità): poteri forti al di sopra della politica.
"La politica è caduta quando ha cercato di approfittare di questo sistema": secondo Lucia Annunziata, tutto nasce dall'idea di Protezione civile spa. Ovvero il presidente del Consiglio che vuole crearsi un suo piccolo ministero del tesoro. Berlusconi voleva farsi una sua piccola cassa, sfilata dal controllo del Tesoro: a febbraio, dopo l'approvazione senza troppo clamore alla camera, è scoppiato lo scandalo delle Grandi Opere. Un caso?
"il sistema berlusconiano di potere, con Balducci, l'ha fatta un pò troppo grossa".
Il professore Franco Cardini ha commentato il linguaggio usato dall'ex Scajola, anche nella conferenza stampa senza domande (forse perchè in Italia c'è troppa libertà di stampa). Un linguaggio che al massimo si sarebbe usato fino alla DC del primo dopoguerra e che lascia spiazzato chi osserva. Un discorso pieno di scappatoie.
Il punto di Travaglio.
Le tre versioni di Scajola:
è stato violato il segreto istruttorio
non mi lascio intimidire, è un complotto
poi, quando sono usciti i testimoni, la conferenza stampa senza domande: "un ministro non può sospettare di vivere in una casa pagata da altri".
Sapeva o meno che la casa costava molto di più: in ogni caso, anche se non indagato, le dimissioni erano l'unica cosa ragionevole da fare.
Anche se venisse indagato, lo salverebbe la prescrizione (ricordate? le care e vecchie leggi vergogna).
Come si combatte oggi la corruzione, allora? In un paese dove sfugge il confine tra controllori e controllati?
Basterebbe ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla corruzione, che condanna il "reato di traffico di influenze dei politici".
Parliamo sempre dei 70 miliardi di euro all'anno che pesano sulle casse dello stato . E la Grecia è sempre dietro l'angolo, per ricordarci la fine che possiamo fare.
Ad Annozero sono andate in onda delle scene tagliate di Draquila, il film documentario di Sabina Guzzanti: il film che, secondo il sottosegretario Bertolaso farebbe fare una brutta figura all'Italia.
Peggio dello scandalo de l'Aquila, peggio dello scandalo del G8 alla Maddalena, peggio di sentire i due imprenditori che ridevano alla notizia del terremoto.
Alle 3,32 del 6 aprile 2009.
Al solito, la satira di Sabina, riesce ad essere molto pungente: in un colloquio immaginario col terremoto "avrei bisogno di un altro terremoto a Roma, a Milano .. un altra emergenza e metto tutto sotto protezione civile.. aboliamo le elezioni e risolviamo tutto".
Forse ha ragione Monicelli, il regista intervistato da Stefano Bianchi: l'Italia e gli italiani non sono governati, c'è solo gente accampata nei palazzi del potere a difendere i propri interessi e della sua famiglia.
"io so io e voi nun siete un cazzo ..", il verso del Belli, citato ne Il marchese del Grillo.
Tutto va allo sbando, mentre Tremonti spiegava la crisi, in Parlamento ad ascoltarlo c'erano solo 50 deputati.
Dove erano gli altri?
Il solito vizio degli italiani che amano delegare agli altri, all'uomo forte, la gestione della cosa pubblica, dei loro affari.
Tra gli intervistati di Giulia Innocenzi, l'autore di "Potere assoluto", Manuele Bonaccorsi, che ha ricordato come non è solo una questione de l'Aquila: èè tutta la gestione die grandi eventi, affidatata alla Protezione Civile che è spesso finita sotto le lenti della magistratura: la Luis Vitton Cup a Trapani, l'emergenza a Catania con Scapagnini, le Ecoballe in Campania.
Sempre un bell'affari: ma non per gli italiani.
Technorati: Annozero
Anche ieri sera, da Annozero, tutti i giornalisti presenti han dato la loro versione sulla domanda.
Per Belpietro si tratta, sintetizzando al massimo, di poche mele marce, ci son processi in corso, mica possiamo sempre e solo parlare delle cose che non funzionano in Italia.
Mancano i controlli sulle spese e spesso si fanno opere faraoniche e inutili, è vero. Ma la protezione civile ha fatto miracoli a l'Aquila, dando la casa a chi non l'aveva .. Il fine giustifica i mezzi, e guai a parlare di cricca o tangentopoli.
E il povero Scajola, che si è pure dimesso, potrebbe anche essere stato vittima di un raggiro, un trappolone. Solo un cretino pagherebbe in nero (riferendosi agli assegni di Anemone).
Un ingenuo dunque, come racocntava la candida Lory Del Santo: "chissà perchè l'hanno venduto a questo prezzo"?
Fabrizio Gatti, che segue la crescita del gruppo Anemone, e del funzionario dei lavori pubblici Balducci, dal giubileo, ha raccontato dei legami tentacolari della "cricca", degli appalti di cui si è occupata.
Soldi pubblici, spedi dallo stato, come in Sardegna alla Maddalena per l'arsenale.
Spesa per cui la regione Sardegna riuscirà a pareggiare i costi in 331 anni.
Fiorenza Sarzanini, nell'intervista con Dina Lauricella, raccontava dei conti trovati in questa inchiesta (300 circa) che risalgono ad Anemone. Conti per comprare case, per far fare affari immobiliari a politici, a generali (come il generale Pittorru). Eccola qua, la nuova forma delle tangenti, pardon, dei regali fatti da sconosciuti. Una volta c'era la mazzetta e la borsa? Oggi si regalano case, sedute al Salaria Sport Village, viaggi in aereo (col deltaplano). Si assumoni figli e parenti.
"Questi pensavano che il sistema fosse perfetto": il sistema era perfetto, secondo Enrico Mentana, perchè dietro c'erano generali dei servizi, politici, ministri. Balducci sembrerebbe molto legato col Vaticano (ex gentiluomo di sua santità): poteri forti al di sopra della politica.
"La politica è caduta quando ha cercato di approfittare di questo sistema": secondo Lucia Annunziata, tutto nasce dall'idea di Protezione civile spa. Ovvero il presidente del Consiglio che vuole crearsi un suo piccolo ministero del tesoro. Berlusconi voleva farsi una sua piccola cassa, sfilata dal controllo del Tesoro: a febbraio, dopo l'approvazione senza troppo clamore alla camera, è scoppiato lo scandalo delle Grandi Opere. Un caso?
"il sistema berlusconiano di potere, con Balducci, l'ha fatta un pò troppo grossa".
Il professore Franco Cardini ha commentato il linguaggio usato dall'ex Scajola, anche nella conferenza stampa senza domande (forse perchè in Italia c'è troppa libertà di stampa). Un linguaggio che al massimo si sarebbe usato fino alla DC del primo dopoguerra e che lascia spiazzato chi osserva. Un discorso pieno di scappatoie.
Il punto di Travaglio.
Le tre versioni di Scajola:
è stato violato il segreto istruttorio
non mi lascio intimidire, è un complotto
poi, quando sono usciti i testimoni, la conferenza stampa senza domande: "un ministro non può sospettare di vivere in una casa pagata da altri".
Sapeva o meno che la casa costava molto di più: in ogni caso, anche se non indagato, le dimissioni erano l'unica cosa ragionevole da fare.
Anche se venisse indagato, lo salverebbe la prescrizione (ricordate? le care e vecchie leggi vergogna).
Come si combatte oggi la corruzione, allora? In un paese dove sfugge il confine tra controllori e controllati?
Basterebbe ratificare la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla corruzione, che condanna il "reato di traffico di influenze dei politici".
Parliamo sempre dei 70 miliardi di euro all'anno che pesano sulle casse dello stato . E la Grecia è sempre dietro l'angolo, per ricordarci la fine che possiamo fare.
Ad Annozero sono andate in onda delle scene tagliate di Draquila, il film documentario di Sabina Guzzanti: il film che, secondo il sottosegretario Bertolaso farebbe fare una brutta figura all'Italia.
Peggio dello scandalo de l'Aquila, peggio dello scandalo del G8 alla Maddalena, peggio di sentire i due imprenditori che ridevano alla notizia del terremoto.
Alle 3,32 del 6 aprile 2009.
Al solito, la satira di Sabina, riesce ad essere molto pungente: in un colloquio immaginario col terremoto "avrei bisogno di un altro terremoto a Roma, a Milano .. un altra emergenza e metto tutto sotto protezione civile.. aboliamo le elezioni e risolviamo tutto".
Forse ha ragione Monicelli, il regista intervistato da Stefano Bianchi: l'Italia e gli italiani non sono governati, c'è solo gente accampata nei palazzi del potere a difendere i propri interessi e della sua famiglia.
"io so io e voi nun siete un cazzo ..", il verso del Belli, citato ne Il marchese del Grillo.
Tutto va allo sbando, mentre Tremonti spiegava la crisi, in Parlamento ad ascoltarlo c'erano solo 50 deputati.
Dove erano gli altri?
Il solito vizio degli italiani che amano delegare agli altri, all'uomo forte, la gestione della cosa pubblica, dei loro affari.
Tra gli intervistati di Giulia Innocenzi, l'autore di "Potere assoluto", Manuele Bonaccorsi, che ha ricordato come non è solo una questione de l'Aquila: èè tutta la gestione die grandi eventi, affidatata alla Protezione Civile che è spesso finita sotto le lenti della magistratura: la Luis Vitton Cup a Trapani, l'emergenza a Catania con Scapagnini, le Ecoballe in Campania.
Sempre un bell'affari: ma non per gli italiani.
Technorati: Annozero
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