Peccati e reati, dentro la Chiesa cattolica: i peccati sono i casi di Pedofilia, raccontati da Corrado Formigli in America, a Oakland, a Milwaukee, ma anche in Toscana.
Peccati che sono anche dei reati e, come tali, devono essere perseguiti.
Quello che è successo invece, negli anni, è che su molti di essi si è voluto stendere un velo, coprire quei casi, per salvare l'immagine terrena della Chiesa.
E' stata una puntata in cui si è affrontato il tema con molta pacatezza, senza alzare i toni, anche grazie agli ospiti scelti.
Il vescovo di Palestrina Sigalini, Nichi Vendola e Antonio Socci.
Il servizio da Oakland, in merito ai casi di violenza di padre Kiesle sui bambini, partiva con l'immagine dei bodyguard a protezione della cattedrale da 100 milioni di dollari. A protezione di chi?
Le prime vittime risgono ai primi anni 70, ma nel 1972, viene lo stesso nominato sacerdote. Il vescovo scrive a Giovanni Paolo II, e poi anche all'allora cardinale Ratzinger nel 1983 e nel 1985. Solo nel 1987 gli fu tolta la tonaca.
Altro caso affrontato, le violenze contro dei bambini sordomuti, in una scuola del Winsconsin: le denunce dei bambini rimbalzavano di fronte alle parole dei genitori e dei vertici della chiesa. Non venivano creduti, anche a causa del loro handicap. Padre Murphy è ritenuto responsabile della violenza su 200 bambini.
Le violenze subite da Lawrence a Malta.
Infine la testimonianza di Mariangela, in una parrocchia della Toscana.
Il papa sta afforntando il problema con energia - Il vescovo di Palestrina Sigalini – per combattere questo nemico dentro la Chiesa.
L'immagine dei gorila fuori dalla chiesa mi da turbamento – Nichi Vendola – una immagine quasi blasfema. Oggi c'è una consapevolezza nuova, nei vertici della Chiesa: le parole di Ratzinger sono importanti, e devono portare ad una purificazione reale.
Dio è verità: non si può pensare che la Chiesa deve nascondere la verità per mantenere il suo potere temporale.
E in merito alle parole del papa, Vendola ha messo a confronto le sue parole coraggiose con quelle, più dissonanti per certi versi, di alcuni suoi cardinali.
Come Sodano, che parlava di “Chiacchiericcio” riferendosi agli articoli dei giornali.
Come Bertone, che in una conferenza, aveva inizialmente messo in relazione pedofilia ad omosessualità.
Il papa ci ha spiazzato tutti – diceva Antonio Socci – la curia e i tanti ecclesiastici che pensavno con prudenza, di fare il bene della chiesa. Chesa che non è solo i pedofili, ma anche i tanti preti di frontiera che affrontano la criminalità (come sa bene Saviano).
Si potrebbe parlare dei genocidi contro i cristiani nel secolo scorso: dall'Armenia al Sudan, ai Gulag.
Ma il papa non si è nascosto dietro i numeri: “io piango con voi”. Bisogna allora dire la veirtà, anche se è nascosta.
Socci ha ricordato anche un'altra cosa: prima di Gesù, i bambini non erano nulla (come le donne, gli schiavi): Gesù ha ridato loro una dignità.
Nel suo punto, Marco Travaglio, parlava di reati e peccati, nel mondo della politica italiana.
Dove si è più papisti del papa. La chiesa toglie la prescrizione sui reati di pedofilia, la Casta toglie le intercettazioni e riduci i tempi della precrizione.
Casta che si autoassolve sui suoi reati (e peccati), e anche quando arriva poi la mano della giustizia, alza le barricate.
Chi ha nominato le persone finite nello scandalo della Cricca? “Ora Silvio indaga”: forse scoprirà pue chi ha corrotto Mills. O magari no.
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