16 maggio 2010

Divise forate, Claudio Graziosi

E' il senso del dovere a uccidere Claudio. E la buona memoria. Che si ostina a rimanere in servizio anche quando hai staccato dal lavoro e stai tornando nella tua città, dai tuoi parenti e dai tuoi amici che non vedi da un pezzo e pensi solo a casa, alla cena, a un letto caldo.
E così quando i fari dell'autobus 27, in una delle ultime corse di martedì 22 marzo 1977, illuminano il volto di due persone, un uomo e una donna bionda, alla fermata di via Galvani a Roma, Claudio vede, la sua mente all'improvviso si accende e inizia a ricordare.


Claudio Graziosi, agente di polizia ucciso dai NAP Antonio Lo Muscio e Maria Pia Vianale, a Roma.

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