Stilato il rapporto di Freedom house sulla libertà di stampa: siamo alla pari dell'India, del Benin e di Hong Kong.
Freedom House evidenzia che “in Italia, un Paese già classificato l’anno scorso come Partly Free, le condizioni sono peggiorate quando la stampa si è scontrata con la sfera personale del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dando vita ad azioni legali contro le principali testate italiane e straniere e, soprattutto, introducendo la censura dei contenuti critici da parte dell’emittente pubblica”.
L’Italia attualmente rischia però di scivolare ancora più in basso nella classifica della libertà di stampa se venisse approvato il disegno di legge Alfano sulle intercettazioni come denunciato dalla Federazione Nazionale della Stampa, Articolo 21, Libera Informazione. Tale disegno di legge farebbe venir meno il diritto costituzionale dei giornalisti ad informare e dei cittadini ad essere informati mettendo gravemente a rischio la democrazia nel nostro Paese. Un coro di proteste si è già sollevato dalla magistratura e dalle forze dell’ordine il cui potere investigativo sarebbe notevolmente limitato.
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