'Non provo odio per Battisti', conclude Alessandro Santoro [figlio della guardia penitenziaria].
'Ma nno credo che riuscirò mai perdonarlo. La sua è un'esistenza schiacciata in un mondo che non esiste più per nessuno, tranne che per lui.
Piuttosto sono sconcertanti le protezioni di cui gode questa persona, la fcilità con cui ha trovato rifugio in Brasile, dopo che in Francia il terreno scottava sotto i piedi: è difficile credere che sia riuscito a bucare la sicurezza francese, le autorità sorvegliavano.
E' più facile pensare che qualcuno gli abbia scavato un tunnel per farlo scappare. Mi fa tristezza e vederlo e sentirlo parlare: sono passati ormai trent'anni dall'omicidio di mio padre. Ma non penso che siano serviti a farlo cambiare'.
Divise forate di Alessandro Placidi, pag 62.
Antonio Santoro, ucciso dai PAC di Cesare Battisti il 6 giugno 1978: confessò l'omicidio fu Pietro Mutti che così "assolse" processualmente Battisti.
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